Padre, perdonami perché ho peccato
Padre, perdonami perché ho peccato. Guardo in volto la mia fragilità tutti i giorni, ma la accantono negli angoli del cuore in cui riesco a infilarla per affrontare la realtà petto in fuori, per non farmi sopraffare da chi alza la voce, da chi crede di potermi scavalcare facendo finta di non avermi vista. Poi la sera però si stiracchia nei ventricoli, si mette a scavare finché non esce. Sotto forma di lacrime o di pugni stretti.