Una ninna nanna che abbraccia la paura
Avevo avuto il dubbio che ieri fossi stato tu a mettermi sotto gli occhi quell’articolo. Oggi ho piena consapevolezza di quello che al cuore mi è arrivato attraverso quelle parole: “è un esercizio che fa bene cercare in noi le tracce di chi non c’è più”. Proveremo a rammentarlo noi a Katiuscia quando il non vederti fisicamente le farà alzare muri di silenzio; proveremo a dirlo noi ai tuoi bimbi, ai tuoi genitori, a tua sorella, a tuo fratello e a tutte le persone che si stanno guardando accanto in questo momento e in quel vuoto ti credono lontano.