Verso la Notte dei ricercatori

Una lunga notte, quella dedicata alla ricerca: il 26 settembre torna l’appuntamento con la Notte europea dei ricercatori promossa dalla Unione Europea per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di promuovere la scienza e lo sviluppo tecnologico. A festeggiare l’evento, molti Istituti della rete scientifica del Consiglio nazionale delle ricerche.

'InvFactor - anche tu genio!', gli studenti vincitori del concorso

Dispositivi che bloccano l’automobile se il guidatore ha bevuto o parla al cellulare mentre guida e segnalano anche l’arrivo di un pedone o un ciclista all’apertura della portiera. Un cappellino e un pendaglio da portare al collo dotati di sonar che aiutano i non vedenti ad evitare gli ostacoli. Un test basato sull’aroma che rivela la qualità dop dei salumi italiani.

Troppi alunni per classe? Un problema complesso

All’avvio di ogni nuovo anno scolastico si parla dell’emergenza ‘classi pollaio’, cioè sovraffollate. Un supporto alla soluzione di questo annoso problema giunge ora dall’analisi con cui alcuni ricercatori, tra cui Riccardo Di Clemente dell’Istituto dei sistemi complessi del Consiglio nazionale delle ricerche (Isc-Cnr), hanno messo a punto un metodo per ottimizzare la posizione delle scuole primarie nel territorio sulla base della densità abitativa e delle caratteristiche del territorio. Lo studio è pubblicato su ‘Nature Scientific Reports’.

Il campo elettrico alla base della vita

Come è avvenuto il passaggio dall’inorganico all’organico? Come, in sostanza, ha avuto origine la vita?

Idrogeno dagli alcoli

Produrre idrogeno in maniera pulita, sicura ed efficiente a partire da soluzioni di alcoli rinnovabili. È il risultato raggiunto da un team dell’Istituto di chimica dei composti organometallici del Consiglio nazionale delle ricerche (Iccom-Cnr) di Firenze, diretto da Francesco Vizza e illustrato su 'Nature Communications'. “Comunemente l’idrogeno si ottiene dal metano, un metodo che produce CO2 e quindi inquina”, spiega Vizza.

Cambiano le coste del Mediterraneo

I cambiamenti climatici e il conseguente scioglimento dei ghiacci polari, i movimenti delle placche tettoniche, i terremoti e l’attività vulcanica, sono da annoverare tra le maggiori cause della variazione delle coste del Mediterraneo. A fare un quadro delle zone maggiormente a rischio, lo studio Coastal structure, sea-level changes and vertical motion of the land in the Mediterranean realizzato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), pubblicato su Special Publication n.388 della Geological Society of London.

L'istamina 'usata' per trasmettere il senso di sazietà

Individuato il meccanismo chiave attraverso cui il cervello traduce alcuni segnali periferici di sazietà. È il risultato di una ricerca svolta da Università di Firenze e Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibcn-Cnr) di Roma, in collaborazione con il Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia della Sapienza Università di Roma. Il titolo del lavoro, pubblicato su Pnas (Proceedings of the National Academy of Sciences), è “Satiety factor oleoylethanolamide recruits the brain histaminergic system to inhibit food intake”.

Un nuovo supermicroscopio per scoprire dettagli inferiori a cento miliardesimi di metro

Microscopi sempre più precisi ed in grado di vedere dettagli del comportamento di virus o funzionalità di proteine attualmente nascosti agli strumenti in uso e quindi mai visti prima all’interno della cellula. Si tratta di un progresso tecnologico per la biologia cellulare ma soprattutto per la diagnostica medica.

Possibile distinguere due diverse patologie polmonari

Sarà finalmente possibile differenziare mediante un’analisi non invasiva, la spettroscopia di risonanza magnetica (Nmr), due malattie genetiche che presentano sintomatologie simili: la discinesia ciliare e la fibrosi cistica. Il risultato è stato ottenuto grazie a uno studio di un gruppo dell’Istituto di chimica biomolecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Icb-Cnr) di Pozzuoli (Na). Il lavoro è pubblicato su ‘American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine’.

Una fibra ottica 'disordinata' nel futuro della chirurgia

Cosa accade quando un raggio laser penetra nella nebbia? La luce si diffonde in tutte le direzioni propagandosi rapidamente un po’ come l’acqua all’interno di una spugna. Tuttavia, in specifiche condizioni, può avvenire un fenomeno noto come localizzazione di Anderson, in base al quale la normale diffusione delle onde è inibita dalla presenza di un forte disordine (come una nebbia molto densa) che le “spinge” e le “confina” in una zona abbastanza limitata, come la pallina di un flipper che rimbalza in tutte le direzioni, ma non esce dal biliardino.