Non meriti l’assoluzione
Duomo di Lecce. Una trentenne decide di aprire il suo animo a un anziano prete del luogo. Per la Pasqua vuole sentirsi a posto con la propria coscienza. Non ha gravi errori da rivelare. Ha semplicemente bisogno di una parola di conforto. Nella chiacchierata tra le pareti del confessionale, racconta che convive con il suo fidanzato. “Non meriti l’assoluzione, puoi andare”. Il religioso è chiaro: questa giovane donna non può essere perdonata. La convivenza la rende evidentemente una peccatrice senza possibilità di redenzione.Ecco l’ennesima zappa sui piedi che la Chiesa si infligge.