Chiamare "Striscia la notizia" per salvare l'Ospedale di Galatina? Prima si costringano i Consiglieri regionali a farsi rispettare

Secondo voi per salvare l'ospedale di Galatina dall'accorpamento con Copertino, sarebbe opportuno interpellare anche altri media (tipo Striscia la notizia, Indignato speciale, Iene ...) sempre in
collaborazione con voi? Forse facendo un po' di lamentele si otterra' qualcosa? Grazie.

Faccio l'amore tutti i giorni. E tutti i giorni nasce il pane.

Non può che nascere da un atto viscerale di desiderio, di attenzione, di cura. Come un figlio, che viene al mondo dopo essere stato in potenza nel cuore di chi lo aspetta.

Un “non m’ama” senza ritorno

Uomo. Guarda il mio seno, curva dalla sensualità delicata, custode di dolce nutrimento. Guarda le mie gambe, muscolo teso del quotidiano peregrinare, vettore che dal basso spinge verso l’alto e prova a farti fare un salto. Guarda le mie labbra, forse dal troppo dire, morbido silenzio nel sorriso che ne dipinge le rughe ai lati, nel bacio che attendono.
Ora, uomo, chiudi gli occhi. Pensa a quel seno, quelle gambe, quelle labbra che hai appena guardato. E ora immagina che siano il seno, le gambe e le labbra di tua madre o di tua sorella. Forme gentili del tuo sangue.

Costruire una comunità

Non ci si divide davanti alla morte. ‘Non uccidere’ non è solo un comandamento cristiano, è la linea di separazione fra la civiltà e l’inciviltà. Ci sono dei momenti in cui i politici veri, quelli che si distinguono dai politicanti e dalle mezze calzette che si servono dei cittadini e non si impegnano a servirli, devono avere il coraggio di esporsi.

Il destino dei custodi

Alle porte di un autunno che si prospetta freddo e piovoso, ricordo le parole calde e incoraggianti di Papa Francesco nel suo discorso del 19 Marzo 2013, per la solenne inaugurazione del Pontificato. “Vorrei chiedere, per favore, a tutti coloro che occupano ruoli di responsabilità in ambito economico, politico o sociale, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà: siamo “custodi” della creazione, del disegno di Dio iscritto nella natura, custodi dell’altro, dell’ambiente; non lasciamo che segni di distruzione e di morte accompagnino il cammino di questo nostro mondo!”.

Carlo e la piuma

Non esiste gravità. In un attimo siamo tutti a mezz'aria, sospesi. Un'altra dimensione in cui ad avere peso sono solo le lacrime, che bagnano l'asfalto come pioggia insistente, fitta e silenziosa. Bagnano la piazza troppo vuota. Bagnano notti che non saranno più le stesse. Non per te, Daniela. Non per i vostri bambini. L'urlo del dolore fa riemergere quella forza che attira al suolo e si ritorna con i piedi nel fango. La realtà è cupa, inspiegabile.

Toccare il cielo. Solo per dieci minuti.

Di fronte, proiettati l'uno verso l'altra. Prima gli sguardi, poi la vicinanza. Infine il bacio. Sono solo dieci minuti, dieci minuti di volo oltre ogni limite terreno. Dieci minuti di amore. Poi si allontanano nuovamente e tutta la magia si spegne. Sono Ali e Nino, due giovani profondamente legati, ma destinati a non stare insieme. La loro storia è celebrata dall'omonima scultura in movimento, unica nel suo genere, che si trova sulla spiaggia di Batumi, in Georgia.

Sedici anni fa moriva Gino Anchora

Sono passati sedici anni da quando tragicamente morì Gino Anchora, insegnante, giornalista e scrittore galatinese. Alle ore 19 di oggi, in ricordo dell'indimenticato cronista, sarà celebrata una Messa nella chiesa della Madonna della Luce. Quest'anno, purtroppo, fra i banchi del Santuario Mariano mancherà Pierino, il suo inconsolabile papà, che due mesi fa è improvvisamente scomparso.

"Impegnatevi a coltivare la speranza di costruire un mondo migliore"

Cari ragazzi, insegnanti, operatori dell'istituto Davide Sannino e di tutte le scuole italiane, vorrei che questa giornata, in apertura del nuovo anno scolastico, avesse anzitutto il segno della speranza e dell'impegno solidale. Non mi sfuggono i molti problemi che siete costretti ad affrontare quotidianamente. Non dimentico le difficoltà, le carenze, le sofferenze contro le quali combattete, ma sono voluto venire qui a Ponticelli, a Napoli, accanto a voi, per dire a voce alta che avanzare insieme è possibile, e che la scuola è strumento straordinario di crescita personale e collettiva.

Il filo rosso

Mio Figlio aveva un maglioncino rosso, lavorato a maglia dalle abili mani della nonna. Il giorno che gli fu donato, si smarrì in un sorriso dolcissimo che mi resta negli occhi. Fu di notte che decisi di partire, quando il tormento che mi attanagliava, si risolse nella decisione: avevo scelto dove andare, dove morire. Spiegai a tutti che ci saremmo imbarcati, alla ricerca di giorni nuovi in cui per morire bisognava prima vivere.