Pena di morte

Con che velocità si consumano le notizie! Non c’è tempo per pensare, del giornale si leggono di corsa i titoloni e poi si butta via. Lettori colpiti da “bulimia”, ingoiamo di tutto senza fare attenzione a cosa stiamo mangiando-leggendo.

Piazza San Pietro parla

Nel 2011 avevo annotato qualche pensiero. Riprendo quel testo e lo rielaboro per i lettori del nostro giornalino. Da qualsiasi parte, dalla “Pupa”, da via Cavazza, da Corso Garibaldi, da via Vittorio Emanuele, da via Orazio Congedo, da via Pietro Cavoti, entri in piazza San Pietro e ti senti accolto da un caloroso abbraccio. Ti attrae, con la forza della calamita, una magnifica piazza, e oltre l’accoglienza senti che ti parla con dolcezza, ti parla con la maestosità dello spazio, la ricchezza dell’architettura, la solennità della facciata della Chiesa Madre.

Un giorno questa terra sarà bellissima (a Paolo Borsellino)

Non potrete abbattere i mandorli
non potrete portare via la loro zolla,
qui resta la mia terra, 
la mia terra che vi guarda
con le sua ciglia fiorite.
Ho percorso il sentiero della vostra anima,
vi ho trovato in fondo, nel gomitolo della paura.
Ho percorso l’ombra dei vostri passi,
vi ho trovato in fondo, in via D’Amelio.
Pensate che io sia altrove, sbriciolato dal fragore,
vi stupite che io viva, ancora. 
Eccomi, io sono il mandorlo fiorito,
vigile guardiano del campo che avete insanguinato.

Piazza San Pietro chiusa al traffico? Non è detto

“Il Dirigente della Direzione VI del Comune di Galatina (Polizia Municipale, SUAP e PC) ORDINA  “l’interdizione alla sosta e al transito veicolare, mediante apposizione di segnaletica  stradale mobile da posizionare a cura del personale della Direzione LL. PP., dal primo di luglio al 15 settembre 2014, dalle ore 21,30 alle ore 05,00 di tutti i giorni feriali e dalle ore 18,00 alle ore 05,00 dei giorni festivi, in: Piazza San Pietro;  via Cavoti;  via Cavazza. (…)

"Siamo tutti un po' tarantate"

Galatina - Come ti sembrano le luminarie quest’anno? “Decisamente vintage con accostamenti di colori piuttosto azzardati”. La laconica risposta di chi di estetica ed effetti cromatici se ne intende descrive senza giri di parole i paramenti piuttosto ‘poveri’ della festa dei Santi Pietro e Paolo 2014.

Le "Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo" emanate da Renzi valgono anche a Galatina?

A Cosimo Montagna, sindaco di Galatina, a Roberta Forte, vicesindaco di Galatina ed assessore all'urbanistica, ad Alberto Russi, assessore alle attività produttive, a Daniela Vantaggiato, assessore alla cultura, a Guglielmo Stasi, dirigente del Settore Urbanistica, ad Antonio Orefice, dirigente della Polizia Locale e del SUAP, ai Consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione , evidentemente distratti, occorre dare un'informazione che, a loro, è probabilmente sfuggit

Se trovi l'aquilone della tua fantasia...

Fermati, mondo! Hai lasciato andare la tua parte migliore! E adesso dove ti rifugerai quando avrai bisogno di innocenza e dolcezza? Sbatterai contro un vuoto inconcepibile e inafferrabile. E come lo spiegherai agli altri bambini? Ma loro superano le tue aspettative, scavalcano convenzioni e dolori e ti rispondono con la spontaneità della speranza. La gonfiano, come un palloncino, e la inseguono con le loro risate, i lacrimoni delle piccole delusioni, le mani che indicano sempre il cielo.

La Basilica di Santa Caterina? "È il luogo più straordinario e meno conosciuto d’Italia". Parola di Philippe Daverio

Qual è il luogo più straordinario e meno conosciuto d’Italia che ha incontrato durante le sue avventure televisive? «Santa Caterina d’Alessandria. Una chiesa di Galatina, in Puglia. C’è una delle articolazioni pittoriche del ’300 e ’400 più ricche d’Europa. Perché un luogo così non è una meta leggendaria per i turisti? È a questo che dovrebbe pensare il ministero dei Beni culturali».

I 'cazzi larghi' non amano il loro museo

Il più perplesso è apparso Pietro Siciliani. Il filosofo galatinese, nato nel 1832 e morto nel 1885, ha posato, solo per un attimo, lo sguardo sulle cinque persone ferme davanti al suo busto in gesso e poi ha continuato a guardare lontano avvolto nei suoi pensieri e, forse, nei suoi ricordi. Nell’Università di Bologna, dove ebbe la cattedra di filosofia teoretica , conobbe Giosuè Carducci.

Orgogliosi di essere sul tetto(ne) del mondo?

Ascoltate! Lo sentite? No? Eppure è molto forte. È il silenzio dei "predicatori de noartri", quelli pronti a sparare ogni cartuccia a propria disposizione per criticare ciò che in maniera gioiosa e costruttiva cerca di smuovere le acque della routine e poi ammutoliscono davanti alle sfide peggiori lanciate al normale senso del pudore.