L'essenziale

L'essenziale. Ciò che ti fa dire "Gesù Cristo ti ha salvato" e niente di più. Che ti ricorda che i ministri della Chiesa devono essere soprattutto ministri della misericordia. Non lassisti, ma neanche rigoristi. La loro missione è quella di annunciare questa verità di fede. Stop.

Un attimo, prima di domani

Pensi di fare una cosa? Falla, senza rimandare. Il pensiero si affievolisce se non gli si trova un posto preciso in cui attecchire. Ed è bello quando quel posto è una macchina in cui si prende e si va. Non è necessario il viaggio della vita. Basta concedersi quelle piccole cose che spesso si vogliono fare, ma a cui non si trova mai la motivazione giusta. Vedere una mostra di fotografia. Volevo fare semplicemente questo. Poco importa dover percorrere quasi cento km per andare a sbirciarla.

Il sapore amaro della salsedine

Richiamo di sirene dal canto ammaliatore, calamita di cristallo. Mare, il tuo fascino non si adombra, neanche tra onde e marosi. Ma poi quasi ti ribelli a chi sfida la tua grandezza. E cala un velo nero su una domenica d'agosto. Coraggio o incoscienza? Forse solo animo generoso, di quelli che non guardano a sé, ma sempre al di là del proprio naso.

Morbosamente tristi

Dico lutto e penso al silenzio. Dico dolore e penso alle lacrime. Niente obiettivi che insistono su corpi senza vita uno accanto all'altro, niente flash che stordiscono smorfie di incredulità e sgomento accanto a bare poste come pezzi di domino. Abbattuti, uno dietro l'altro.
La tragedia in Irpinia è una pagina nera, l'ennesima, del libro delle assurdità che accompagnano la vita terrena.
A pochi giorni di distanza dal deragliamento di Santiago, torna prepotente lo strazio di ciò che "può succedere".

'Cuccuvàscia' o 'Cuccuàscia'? L'importante è che voli

La prima persona a cui ho chiesto lumi è stato mio padre. U Cataninnu, 94 anni, figlio de u Remundino de l’Ossu e nipote de u Pippi de l’Ossu, titolari di una famosa putìa in via Orazio Congedo in cui l’unica lingua ammessa era il galatinese stretto, non ha dubbi. “Cuccuvàscia a Galatina ha la ‘v’ e non la sola ‘u’ di ‘Cuccuascia’ –è la sua perentoria sentenza che non ammette discussioni.

Quell'accampamento davanti a Palazzo Rizzelli

Il 29 giugno, alle ore 18, la tenda era una sola, a due passi dal busto di Pietro Siciliani davanti all’ingresso di Palazzo Rizzelli,  provvisoria sede della 64ma Fiera di Galatina. Con pazienza il Vigile urbano si avvicinò per capire chi fosse il proprietario. Arrivò subito un ragazzo, probabilmente senegalese. In un attimo la smontò. “Ti prometto che domani mattina alle 8 non ci sarà più” –promise all’agente.  Il giorno 30 alle ore 10:45 le tende erano tre (due montate ed una, sotto forma di telo, era appesa ad un albero).

"Galatina slot-machine free?" E se prendessimo in mano un buon libro?

Ci vorrebbe coraggio, caro Direttore, da parte di tutti i cittadini di questa città a chiedere di poter apporre un cartello sotto il nome della nostra città, proprio come quello già esistente all’ingresso di via Gallipoli dove leggiamo  “OGM FREE”. Su quello che propongo dovrebbe leggersi: “ SLOT MACHINE FREE”.

Ho paura. Ho coraggio

Il coraggio non è degli eroi. Il coraggio è umile e silenzioso. Ha il profumo del mare, la consistenza del sangue, il rumore di una sciabola che taglia l'aria prima di affondare nella carne. Quelle ottocento teste mozzate non si aspettavano onori e gloria rifiutando di rinnegare Dio, di rinnegare se stessi. Il coraggio dei martiri idruntini oggi è santo. Anche ieri lo era. Senza folle di curiosi, di fedeli, di desiderosi di dire "io c'ero". Ad esserci erano loro, uomini e donne, davanti al patibolo a cui non si sono sottratti. Avevano paura? Certamente. Il coraggio ha paura.

Riscrittura della dignità?

La persona depressa che cerca di uccidersi non lo fa "per sfiducia" o per qualche altra convinzione astratta che il dare e avere nella vita non sono in pari. E sicuramente non lo fa perché improvvisamente la morte comincia a sembrarle attraente. La persona in cui l'invisibile agonia della Cosa raggiunge un livello insopportabile si ucciderà proprio come una persona intrappolata si butterà da un palazzo in fiamme. Non vi sbagliate sulle persone che si buttano dalle finestre in fiamme.

I comunicati dell'ex-barberia. Parliamo di informazione

Da quando, alle ore 20:36 del 29 marzo 2013, nella mia casella e-mail è arrivato un comunicato stampa del Partito Socialista di Galatina sono stato assillato da un dubbio. “Devo” pubblicare quelle 476 parole o “posso” non renderle pubbliche? Il "dovere" sembrerebbe derivare dal principio di libertà espresso da Voltaire che ho da sempre fatto mio (“Non condivido le tue idee ma sono pronto a morire per fartele esprimere”) e dal più volte evocato modello editoriale di galatina.it (Radio Radicale).