Ogni scherzo

Facce di cartone e fori per guardare. Senza farsi guardare. Essere un altro nei giorni in cui è concesso. Perché ogni scherzo vale.
Poi cenere che sul capo non purifica il cuore e sei un altro anche quando non potresti. Perché per il resto dell'anno lo scherzo non vale.
Di ironico alla falsità concedo a malapena la grandezza di un coriandolo e la consistenza delle stelle filanti. Poltiglia di colori che sbiadiscono in fretta sulle strade bagnate.

L’inumanità dell’umanità

"Ho fatto questo" dice la mia memoria. "Non posso aver fatto questo" dice il mio orgoglio e resta irremovibile. Alla fine, è la memoria a cedere. Questo pensiero è attribuito al filosofo tedesco Nietzsche. L'odore acre del nichilismo si avverte in toto. E chissà di quale decadenza avrebbe parlato se avesse conosciuto gli orrori del nazismo. Si può immaginare che una giornata come quella del 27 gennaio sia stata istituita quasi in risposta a questa riflessione, per dare la possibilità di un riscatto a ciò che a volte lasciamo dormire per paura, vergogna o superficialità.

In vetta ad un cristallo

"..Nessuno andava a vedere quale groviglio di male o di pianto, o quale esterna sofferenza l'avesse portata a quella decisione. E così, anche se noi dovevamo rigare dritti come soldati, e fingerci contenti, seguitavamo a morire giorno per giorno, senza che gli altri se ne accorgessero..".Leggetelo poco a poco. "L'altra verità" di Alda Merini non è uno di quei diari che fanno compagnia. Ti prende a schiaffi e basta. Senza che si possa avere il tempo di replicare.

Mi hanno detto..

Mi hanno detto che la pace è un sogno, di quelli da fare con gli occhi aperti. Di quelli che, con la testa poggiata sul cuscino, mettono in trambusto tutta la nottata. Lo credo anch'io.
Mi hanno detto che la pace è una conquista, ogni anno più vicina, ogni anno sempre più lontana perché a una mano tesa risponde un'altra armata. Lo credo anch'io.
Mi hanno detto che la pace del ramoscello d'ulivo non ne vuole sapere se è solo una finzione messa in scena di tanto in tanto per sentirsi promotori di valori giusti. Lo credo anch'io.

Slip o boxer, è lo stesso

In mutande, come quando si va al mare. Peccato che la temperatura in questi giorni non sia esattamente estiva, nonostante il meteo ci abbia regalato un capodanno soleggiato. Siamo in mutande, è vero. Non ci sono eufemismi per descrivere meglio l'attuale situazione. Eppure, per i regali ci siamo attrezzati. Per la nostra tavola delle feste ci siamo comunque organizzati. Rendendo ricco anche ciò che ricco non era. E non abbiamo chiesto aiuto a nessuno, tanto meno ai politici.

"Il tuo sole ci scalderà per sempre"

Non c'erano partite da giocare, né squadre per cui intonare un canto di incoraggiamento. Ma indossare la maglia del Milan per alcuni è stato doveroso per rendere omaggio a una delle grandi passioni di Giovanni. Ieri, durante i funerali del povero 15enne, morto mercoledì sera in seguito a un incidente stradale, Aradeo si è mobilitata in un doloroso silenzio per salutare per l'ultima volta questo suo ragazzo.

"Se bruciasse la città..io continuerei a cantare"

Si mimetizza tra le decine di ragazzi che chiacchierano infreddoliti in Piazza San Pietro a Galatina. In un sabato sera come altri Antonio Ancora sembra uno dei tanti. E lo è, a suo stesso dire. Perché il successo del 2008, anno in cui vinse il talent show X-Factor con il gruppo degli Aram Quartet, non lo ha trasformato. Lo ha anzi reso più consapevole della forma reale che devono prendere i sogni.

Domanda che ti avrà sicuramente già assillato, ma che non possiamo non rivolgerti: perché nel 2010 il gruppo si è sciolto?

"Sotto l'albero la gioia di mangiare, correre e giocare. Senza vincoli"

Di chi sarà il bacio che sveglierà la bella addormentata?

Un cappuccino decaffeinato al tavolo dove iniziò la sua campagna elettorale. Era il giorno della festa della donna. Nell'aria c'era il profumo della primavera. E un desiderio di riscatto. La temperatura è oggi diversa, ma Cosimo Montagna, primo cittadino galatinese, ha scelto quello stesso bar per un botta e risposta pre-natalizio che ha tanto di confidenziale e poco di propagandistico. Finalmente.
1-Una parola per descrivere la sua città in questo momento

In attesa

Di una saracinesca abbassata che torni ad aprirsi. Di una appena aperta che rimanga così il più a lungo possibile. Di un'ansia che sparisca, di una gioia che ripaghi, di un domani più colorato. E che non sia troppo domani. Viviamo come se il nostro posto fosse in fila, con tanto di numerino stretto in mano, mentre guardiamo nervosamente l'orologio. Siamo in attesa che allo sportello del sorriso arrivi finalmente il nostro turno. Si desiderano carezze, ma i ceffoni che scuotono le nostre giornate non sembrano lasciare spazio alla dolcezza.