Dall'Atlantico i nuovi pesci 'alieni' del Mediterraneo?

Una nuova ricerca coordinata dall’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irbim) illustra come la penetrazione di diverse specie ittiche dal Mar Rosso al Mar Mediterraneo attraverso il Canale di Suez, possa in futuro estendersi all’Oceano Atlantico a causa dei cambiamenti climatici.

Tutte le applicazioni della “bagnabilità” delle superfici in uno studio di Unisalento

Si chiama “wetting”, “bagnabilità” delle superfici, ed è la proprietà dei materiali che determina caratteristiche come l’anticontaminazione, l’antigelo, l’attrito, l’adesione.

La grandine nel bacino del Mediterraneo

I fenomeni temporaleschi che danno origine alla formazione di grandine hanno sempre destato interesse, anche in relazione ai danni che possono arrecare alle aree colpite. L’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac) ha effettuato uno studio, pubblicato dalla rivista Remote Sensing, che delinea una nuova mappa di vulnerabilità delle precipitazioni di grandine avvenute nel Mediterraneo nell’ultimo ventennio.

Il Mar Mediterraneo invaso dai pesci "stranieri"

Con centinaia di specie esotiche, il Mar Mediterraneo viene oggi riconosciuto come la regione marina più invasa al mondo. Una ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista Global Change Biology e coordinata dall’Istituto per le risorse biologiche e biotecnologie marine (Cnr-Irbim) di Ancona, ricostruisce questa storia per le specie ittiche introdotte a partire dal 1896.

Una dieta con basso indice glicemico potrebbe prevenire il diabete di tipo 2

Una dieta con basso indice glicemico potrebbe prevenire il diabete di tipo 2. Questo il risultato dello studio MEDGI-Carb, pubblicato su Nutrients , condotto da ricercatori dell’Istituto di scienze dell’alimentazione del Consiglio nazionale delle ricerche di Avellino (Cnr-Isa) in collaborazione con l’Unità diabete, nutrizione e metabolismo dell’Università Federico II di Napoli e le Università di Purdue (USA) e Chalmers (Svezia) .

Il caldo "uccide" nel Mediterraneo

Tra il 2015 e il 2019 una serie di ondate di calore ha colpito tutte le regioni del bacino mediterraneo, provocando eventi di mortalità di massa in 50 diverse specie marine come coralli, spugne, macroalghe e anche pesci.

Nella Grotta Romanelli (Castro) gli esseri umani presenti prima di quelli di Neanderthal

Le origini del sito preistorico di Grotta Romanelli in Puglia (a Castro) sono molto più antiche di quanto i ricercatori hanno ritenuto finora. Gli ultimi rilevamenti geologici e le attività di scavo infatti hanno permesso di ricostruire l’evoluzione della grotta, che ha iniziato a riempirsi molto tempo prima di quanto creduto finora, con modalità simili probabilmente a quelle di altre grotte del tratto di costa salentino in esame.

Come raggiungere l'immunità di gregge nel corso di una pandemia

Antonio Scala, primo ricercatore dell’Istituto dei sistemi complessi del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isc), e Gabriele Oliva, ricercatore dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, hanno sviluppato in collaborazione con il centro di super -calcolo della Hokkaido University il primo framework di ottimizzazione per supportare i piani di intervento in caso di emergenze analoghe a COVID-19, ovvero in caso di epidemie caratterizzate da un alto tasso di infezione e in grado di porre il sistema sanitario, la società e l’economia sotto stress. La ricerca è pubblicata su Plos One.

Come ricordiamo

Cosa succede quando abbiamo tante informazioni da ricordare? Per anni abbiamo pensato che si potessero memorizzare ripetendo, studiando e ripassando. Ma cosa succede con le esperienze uniche, che non viviamo con l’intenzione di ricordarle? Per esempio, un ristorante dove abbiamo mangiato benissimo, del quale però non rammentiamo nome né indirizzo?

Rilevare il virus del morbillo nella saliva umana con un biosensore portatile

Un biosensore portatile, veloce e di alta sensibilità in grado di rilevare il virus del morbillo nella saliva umana. È quanto sviluppato da una collaborazione fra l’Istituto nanoscienze del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Cnr-Nano) ed ARCHA srl, con il Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia dell’'Università di Pisa, la Scuola Normale Superiore e INTA srl.