Tumore al seno: nuove molecole per combatterlo

Il tumore al seno è tra i più frequenti nelle donne. Contro questo tumore disponiamo oggi di terapie efficaci che però non sono ancora in grado di risolvere tutti i casi. Oggi per questo tumore è diventato possibile progettare farmaci più selettivi ed efficaci, anche grazie alle simulazioni numeriche. Lo confermano i risultati di una ricerca dell’Istituto officina dei materiali del Consiglio nazionale delle ricerche di Trieste (Cnr-Iom), in collaborazione con l’Istituto nazionale dei tumori di Milano e l’Università di Bologna.

Proteggersi dalla luce UV è fondamentale per prevenire i tumori cutanei

I raggi UV, ovvero la componente ultravioletta della luce solare, colpiscono le cellule della pelle causando modifiche nella struttura del DNA che, se non riparate, incrementano l’insorgenza di mutazioni genetiche. Poiché l’accumulo di mutazioni contribuisce allo sviluppo di tumori, proteggersi dalla luce UV è fondamentale per prevenire i tumori cutanei.

Sviluppato a Lecce un gel che consente di studiare la crescita e lo sviluppo di tessuti tumorali in vitro

Un team di ricercatori dell’Istituto di nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Nanotec) di Lecce, in collaborazione con i colleghi dell’Università di Maastricht, ha condotto una ricerca che ha portato allo sviluppo di un gel ad elevato contenuto di acqua, quindi altamente biomimetico, in grado di cambiare il suo stato fisico grazie all’aumento della temperatura dell’ambiente in cui si trova e che consente di studiare la crescita e lo sviluppo di tessuti tumorali in vitro con possibili applicazioni nel campo della sperimentazione dei farmaci e della medicina personalizza

L'obesità danneggia la memoria episodica

Il cervello dei mammiferi continua a generare neuroni per tutta la vita, a partire dalle cellule staminali neurali, in due aree specifiche chiamate nicchie neurogene: il giro dentato dell'ippocampo e l'area subventricolare. La produzione di neuroni influenza in particolare la memoria episodica, ovvero la capacità di ricordare eventi personali e, di conseguenza, di pianificare azioni individuali future. La memoria episodica è immagazzinata nell’ippocampo, dove risiedono circuiti molto conservati nella scala evolutiva.

La via più breve per il cervello

La distanza più breve fra due punti è una linea retta. Quando però camminiamo in una città, il percorso diretto verso la destinazione potrebbe non essere possibile. Come decidiamo la strada da prendere? Uno nuovo studio dell’Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iit) di Pisa in collaborazione con il Massachusetts Institute of Technology (Mit) e con il Politecnico di Torino, dimostra che il nostro cervello non è ottimizzato per calcolare il cosiddetto “cammino minimo” quando lo spostamento è pedonale.

La cannabis, le leggi e i giovani

Le politiche in materia di cannabis sono uno degli argomenti più dibattuti a livello globale. In questo contesto si inserisce lo studio dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ifc) pubblicato su International Journal of Environmental Research and Public Health, basato sui dati riguardanti più di 300.000 studenti delle scuole superiori e raccolti in 20 stati europei nel corso di 20 anni dai ricercatori partecipanti allo studio ESPAD (European School Survey Project on Alcohol and other Drugs), coordinato da Sabrina Molinaro del Cnr-Ifc.

L’eugenolo, disinfettante locale usato in odontoiatria, può fermare il coronavirus?

La campagna vaccinale contro il coronavirus SARS-CoV-2 procede in Italia e in tutto il mondo, ma occorre proteggere la ristretta frazione di popolazione che si ammala in modo sintomatico anche dopo la vaccinazione, assieme a quella parte più ampia che non è possibile immunizzare perché fragile o che per svariati motivi si sottrae alla somministrazione. L’attenzione della comunità scientifica è pertanto concentrata sulla ricerca di ulteriori molecole da utilizzare direttamente come antivirali contro il COVID-19, oppure da cui iniziare nuovi studi.

Il “Complesso delle Tauridi” nacque dall'esplosione di una cometa del diametro di 100 km

Uno studio dei professori di Astrofisica Ignacio Ferrin dell’Istituto di Fisica dell’Università di Medellin in Colombia e Vincenzo Orofino del Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” dell’Università del Salento fornisce nuove prove a supporto dell’ipotesi, formulata nel 1984 dagli astronomi Victor Clube e Bill Napier, secondo la quale i corpi celesti grandi e piccoli chiamati “Complesso delle Tauridi” sarebbero il risultato della frammentazione di una grande cometa (del diametro di circa 100 chilometri), avvenuta 20mila-30mila anni fa.

COVID-19: rispettando le norme al chiuso minimo rischio di contagio. Anche Lecce nella sperimentazione

Mensa, parrucchiere, centri commerciali. Venezia-Mestre, Bologna, Lecce. Con mascherina, distanziamento e ricambio d’aria, nei luoghi pubblici al chiuso il rischio di trasmissione in aria del Sars-Cov-2 è risultato inferiore al minimo rilevabile.

“Piccoli cambiamenti nell’umidità dell’aria, dovuti alla presenza o meno di alberi, possono portare a grandi cambiamenti nella pioggia osservata”

La foresta amazzonica genera una parte della pioggia che cade nella sua stessa zona, poiché preleva acqua dal suolo e la traspira nell’aria circostante, e in questo modo si auto-sostiene. Uno studio dell’Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche di Torino (Cnr-Isac) pubblicato su Global Change Biology, rivela che il contributo della foresta è maggiore di quanto si pensasse.