Anche Galatina aveva la 'ruota degli esposti'

   L’abbandono dei neonati indesiderati era molto diffuso presso tutti i popoli antichi.  Nella Grecia di Solone e Licurgo non solo si considerava legale l’abbandono, ma si tollerava perfino l’infanticidio. Quest’ultimo era severamente  vietato presso gli Ebrei, per i quali era invece legale la vendita dei figli illegittimi.

L’asilo infantile con metodo fröbeliano? Galatina nel 1896 non potè averlo

Nel 1837 a Blankenburg (Prussia) sorse il primo giardino d’infanzia (kindergarten) per iniziativa del pedagogista tedesco Friedrich Wilhelm Fröbel (1782 – 1852). Già in Francia ed in Italia da tempo venivano istituiti asili per bambini, con finalità prevalentemente protettive e di beneficenza, ma senza una vera e precisa finalità educativa. Fino a Fröbel si era creduto che il periodo dell’istruzione-educazione incominciasse con la scuola primaria. Con Fröbel si anticipa invece l’educazione-scuola all’età prescolastica.

I Vernaleone, un'antica famiglia galatinese

Il visitatore del centro storico di Galatina, che da piazza San Pietro s’inoltra in corso G.Garibaldi, all’altezza dei nn. 28-36 è attratto dallo stupendo portale bugnato di un austero palazzo cinquecentesco, accanto al quale è murata una lapide marmorea con incisa un’epigrafe, che nel 1914 è stata composta e firmata da Giovanni Porzio (1873 –1962), principe del foro napoletano e uomo di Governo prima e dopo il ventennio fascista. In essa si legge: “ IL DOTT.

Quando il Crocefisso spostò le mani dietro le spalle

Galatone, i cui  abitanti si chiamano Galatonesi o Galatei;  è un rilevante centro agricolo e in essa sono presenti numerose architetture religiose: in particolare la Collegiata dell’Assunta; il Santuario del Santissimo Crocifisso della Pietà; la Chiesa di San Sebastiano e San Rocco; la Chiesa di San Giovanni Battista; la Chiesa di San Francesco d’Assisi; la Chiesa della Madonna delle Grazie; la Chiesa dell’ Annunziata; la Chiesa della Madonna Odigitria; la Chiesa di San Pietro Apostolo; la Chiesa di Cristo di Tabelle; Chiesa del Sacro Cuore di Gesù; Chiesa dei Santi Cosma e Damiano;ed ino

Scoperta a Roca una tomba del V secolo a. c.

Poco lontano dal Parco archeologico di Roca Vecchia, in località Li Posti, in questi giorni è stato rinvenuto uno scheletro intero e ben conservato, all’interno di una tomba scavata nella roccia, sino ad ora rimasta coperta da una lastra e dalla terra.

I Borboni donarono a Galatina le scuole secondarie comunali. I Savoia le regificarono ma a pagamento

Mons. Francesco Antonio Duca, ultimo vescovo di Castro, proveniente dalla Nunziatura Apostolica di Napoli, era bene informato in ordine alla disponibilità del Governo borbonico ad istituire scuole normali o di uniforme istruzione,come quelle che, a partire dal 1774, erano state istituite nell’Impero Austriaco dai sovrani asburgici.

Le orfanelle non soffrirono mai la fame

Non doveva mancare e non mancò mai il necessario alle ragazze accolte nell’Orfanotrofio Femminile “Madonna della Purità” di Galatina, sorto per la munificenza del canonico don Ottavio Scalfo (1676 – 1759), che nel catasto onciario del 1754 risultava essere il più ricco ecclesiastico galatinese.

Il fantasma di un cavallo bianco

 L’”apparizione” di quel cavallo bianco, sfocata dal pulviscolo reso visibile da lame di luce, come una sorta di madeleine proustiana, mi genera una pletora di ricordi ed emozioni tra esaltazione e malinconia. L’imponente mole ancora più maestosa agli occhi di un bambino, su cui, in attesa della proiezione del film, padri orgogliosi ci facevano montare in groppa, fa mostra di sé dalla “galleria”.

Le lunghe traversie del pane oggi buono a Galatina

Nel 1926 in Galatina erano in attività numerosi forni a legna che producevano pane per uso sia privato sia pubblico. Si dedicavano quasi esclusivamente a quest’ultimo almeno nove ditte che, secondo un’indagine effettuata il 28 dicembre, producevano complessivamente quintali 56,10 e dettagliatamente: Cretì Carlo q.li 2,80; De Pandis Giuseppe q.li 1,40; Giaccari Giuseppe q.li 4,50; Giaccari Luigi q.li 4,40; Laporta Pietro q.li 18,30; F.lli Rollo q.li 5,10; F.lli Serra q.li 10,20; Forni Sociali q.li 5.50 e Villani Paolo q.li 3,90. Tutti producevano pane a forma di ciambella (piezzu) di gr.

Come arrivarono a Galatina l'acqua, la fognatura e "La Lampada senza luce"

Il lungo e costoso strascico finanziario seguito alla grande sete di Galatina del 1927 (v. articolo apparso su Galatina.it il 24.12.2012) si protrasse fino al 1932 e le sue penose vicende s’intrecciarono con quelle relative alla costruzione dell’acquedotto e della fognatura nella Città.