Grandemente piccoli

Amicizia, parola impegnativa. Termine con il quale siamo messi a dura prova in ogni istante della nostra vita. Voler bene a un amico fraterno non è facile, specie quando egli ha torto, oppure quando non si capiscono le ragioni di un suo distacco. Sono lontani i ricordi dei momenti in cui si era tutti uniti, si usciva insieme; risate, divertimenti, feste. Non vi erano contrasti, litigi.

Abbiamo bisogno di un Grillo o di un grilletto?

Fratelli e sorelle, buonasera. O buongiorno, a seconda dell’ora in cui state cliccando. Il dubbio di oggi nasce da una frase che dà il titolo ad un libro, non recentissimo, di Grillo e Casaleggio. Frase che rimbalza ormai dappertutto e che apre un bel campo di battaglia, ma anche un bell’interrogativo: SIAMO IN GUERRA. Già, siamo in guerra. Ma contro chi? Contro cosa? Questo dubbio mi lacera e vorrei davvero condividerlo, aprire un bel dialogo, perché chiaramente non può esserci una risposta univoca. Lo spettro delle possibili risposte è troppo ampio.

"Ruzzle o non Ruzzle" questo è il dilemma

Vi chiedete come si chiama la nuova "mania" che ha colpito chiunque abbia uno smartphone o un tablet? Ovvio: è URZ..RUZE..RUZZLE! Circa 11 milioni di utenti hanno installato la nuova applicazione che consente a due amici di confrontarsi in tre manche da due minuti cadauna in cui si devono accumulare punti a colpi di...vocaboli. Un brevissimo tempo in cui i concorrenti hanno davanti solo sedici lettere disposte in una griglia 4x4 e un cronometro che fornisce l'adrenalina giusta per far aumentare il punteggio ogni volta in cui vengono composte parole di senso compiuto.

La domanda forse è irriverente. E la risposta?
Nei Vangeli e negli insegnamenti di Gesù non sono presenti riferimenti diretti all'omosessualità. (da wikipedia.it, pagina Omosessualità e Cristianesimo).
E' l'ignoranza che crea l'intolleranza, è l'ignoranza che crea la violenza di gente cieca e di gente che non pensa (Sud Sound System).
“Schiavo” di una pastiglia

Non mi capacito di veder sfumare così la mia vita, la mia giovane vita. È come se fossi costantemente sotto esame. Di esami ne ho fatti (all’università), ma ora sono quelli clinici che mi fanno salire l’adrenalina e sperare che tutto vada per il meglio…quantomeno che non ci siano nuove “sorprese”. Eppure di sorprese, in questi ultimi due anni, ne ho avute e non poche; e allora mi domando: è solo l’inizio? Ho le braccia ormai deboli, di continuo sottoposte a prelievi ematici per scongiurare l’aggravamento della malattia. Accertamenti che non avevo mai pensato di dover fare.

Mano nella mano

"Non avevamo alcun problema, ma poi ci siamo rotte di come ci guardava la gente e allora abbiamo smesso di camminare mano nella mano per strada e ci teniamo per mano solo quando siamo sul nostro divano, a casa nostra, lontano da occhi cattivi". Non vorrei usare molte parole per commentare questa frase dettami da due persone che si vogliono molto bene, ma che hanno la grande colpa di essere dello stesso sesso.

Il coraggio di tornare a parlare con Lui

Da dentro, da quell'angolo in cui c'è poca luce. Da quelle ombre che ti fanno paura, da quel rumore sordo di richieste inascoltate. Dal silenzio che ti taglia con incubi che ti agitano, ti stancano, ti trasformano. Da lì, dall'anima, fai nascere un dialogo. Tra te e Lui. E la prece si fa scudo. Poi ti accarezza e ti culla. Da troppo tempo non Gli parli, da troppo tempo non Lo comprendi, nella sicurezza che in quell'immensità non ci sia posto per il tuo travaglio. Invece, quando meno te lo aspetti, la tua mano accenna un segno e in un attimo ti ritrovi in un abbraccio.

Di notte

Ti svegli e ti accorgi di non aver dormito. Non lo fai mai, non ti concedi mai di spegnere del tutto la mente e lasciarla viaggiare tra sogni e desideri. Prendono il sopravvento gli strascichi di una discussione o gli incontri fatti (e non fatti) durante il giorno. E di notte le fattezze di quello che hai vissuto cambiano, sembrano più reali della realtà stessa. Ti scuotono, ti interrogano, ti incuriosiscono, ti sfidano. E non fai nulla per evitarlo. Di notte i ricordi si mescolano ai rimpianti e le paure ti aprono bivi che credevi di aver già superato.