Al centro dell’attenzione degli Infettivologi e degli Igienisti c'è il popolo dei migranti, gli stranieri «globalizzati» e i comportamenti a rischio. Nel reparto di malattie infettive del “Vito Fazzi”, il primario, Anacleto Romano, riferisce di un aumento del 50 per cento dei casi di Hiv (Aids) nel 2013, rispetto all’anno prima. Ma non va meglio ai malati di Tbc, la tubercolosi, che agli «infettivi» del Fazzi sono ormai di casa.