Trivelle nei mari del Salento, "ennesima promessa tradita da parte del M5S"

Diciotto mesi di stop alla ricerca di idrocarburi e un aumento dei canoni di concessione pari a 25 volte. Questo è quanto è riuscito a produrre al governo gialloverde sulle trivelle, che continuano ad aleggiare come un cattivo presagio sui fondali dei nostri mari. Si tratta dell’ennesima non-decisione e dell’ennesima promessa tradita da parte del M5s, che sulla Puglia sta facendo ricadere il prezzo più alto del compromesso governativo. Così, dopo Ilva e Tap, al momento le trivelle sono solo rimandate di un anno e mezzo.

I cinque passi indietro del decreto sicurezza approvato ieri dal Senato

1- Abolizione della protezione umanitaria. 2 - Raddoppio del trattenimento dentro hotspot e centri per il rimpatrio (che passa da 90 a 180 giorni, per quello che si delinea come una sorta di sistema detentivo parallelo). 3 - Restrizione del sistema Sprar (non ne potranno più usufruire i richiedenti asilo, che finiranno invece nei Cas, Centri di accoglienza straordinaria: grandi strutture a gestione privata).

"Puntare sul turismo ferroviario storico"

Le Ferrovie del Sud Est hanno indetto un bando per la demolizione di 60 rotabili ferroviari fuori uso. Si tratta in molti casi di carrozze risalenti agli anni ’50 e ’60, con le più antiche datate 1947, abbandonate da anni sui binari morti delle stazioni pugliesi. Eppure quelle carrozze, oggi lasciate in balia delle intemperie e di writers di dubbio talento, potrebbero rappresentare una ricchezza se solo avessimo la lungimiranza di puntare con decisione su un loro riutilizzo in chiave turistica.

"Sono sempre contrario al Tap"

Per alcuni la foto che mi ritrae con la bandiera No Tap al fianco del sindaco di Melendugno Marco Potì sarebbe la prova della mia incoerenza riguardo a Tap. Mi viene da ridere e anzi, ringrazio chi l’ha tirata fuori. Ribadisco: ero, sono e sarò contrario all’approdo di Tap a San Foca. Era il 22 ottobre 2013 quando fissai in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno questo concetto, che da allora non è mai cambiato.

Turismo ferroviario, una risorsa per il Salento

Le mode passano, il Salento resta. E se il divertimentificio gallipolino arranca, niente paura, non è grave, è quello che succede quando si punta sul turismo da discount, quello che oggi ti nomina reginetta dell’estate e domani ti scarica perché il Parco Gondar chiude. Lo predico da tempo: se davvero vogliamo attrarre un turismo più consapevole, sostenibile ed economicamente vantaggioso per tutto il territorio, dobbiamo preoccuparci di infrastrutturare, di potenziare i servizi e di innalzare la qualità complessiva dell’offerta.

Cinquecentomila euro per salvare le pajare salentine

Dopo una seduta durata oltre 12 ore, lunedì il Consiglio regionale ha approvato l’assestamento di Bilancio 2018. Tra gli emendamenti approvati c’è quello, da me voluto e proposto, che stabilisce un contributo di 500mila euro per la manutenzione, il restauro conservativo e il recupero delle pajare salentine. E’ un intervento piccolo ma grande. Piccolo, perché stanzia 500mila euro. Non sono tanti, ma siamo appena all’inizio.

A Lecce non si trova la Cannabis terapeutica,

E’ notizia di queste ore l’indisponibilità di farmaci cannabinoidi (FM2 e Bedrobinol), su prescrizione medica, presso il centro farmaceutico autorizzato dalla ASL- Lecce.  Siamo alle solite, sono passati ormai più di quattro anni dalla legge regionale sull’utilizzo terapeutico della cannabis (12/2014), ma di fatto nulla è cambiato.

"Cambiare la ricetta dell’impasto"

Da tempo sostengo che il rilancio del progetto politico pugliese passa dal coraggio di compiere scelte radicali. Non sarà attraverso la sostituzione di questo o quell’assessore regionale, in risposta a mere logiche di spartizione territoriale o di calcolo politico o di piccoli e grandi rancori personali che si riuscirà a ricostruire un’azione politica credibile e concreta, in grado di fare l’unica cosa che conta davvero: portare a casa risultati nell’interesse dei pugliesi. E’ da qui e nient’altro che passa la credibilità - presente e futura - di una classe dirigente.

All'orizzonte si intravede la metropolitana di superfice

Dopo i test per l’alta velocità, la mobilità nel Salento saluta l’inizio di una stagione nuova, che conduce a piccoli ma significativi passi verso la metropolitana di superficie. Il via libera di Fse ai lavori di ammodernamento ed elettrificazione della rete ferroviaria da Martina Franca a Gagliano del Capo, infatti, rende concreta la possibilità di dare vita a un’infrastruttura ormai imprescindibile tanto per lo sviluppo economico e sociale del territorio quanto per l’innalzamento complessivo della qualità della vita dei suoi abitanti.

"L'alta velocità fra Lecce e Brindisi sia solo l'inizio!"

Le sperimentazioni dell’alta velocità sulla tratta Lecce-Brindisi effettuate nei giorni scorsi sono senza ombra di dubbio un’ottima notizia per la Puglia e i pugliesi. Da tempo aspettavamo un segnale concreto da parte di Fsi circa la reale volontà di avviare un percorso di ammodernamento su tempi di percorrenza e messa in sicurezza delle linee ferroviarie a sud di Bari e queste sperimentazioni - per altro andate a buon fine - sono da considerarsi un primo passo in questa direzione. Certo, non siamo che alla schiarita che preannuncia l’alba, ma da qualche parte bisogna pur cominciare.