Metti una tradizione lunga venticinque anni, metti un sindaco giovane e innamorato del suo paese, metti le persone e la loro soddisfazione nell’essere parte integrante di un progetto comunitario. Le nozze d’argento tra la “Sacra te la carne te cavaddrhu” e Seclì sono servite. E profumano di pezzetti.
Durante la conferenza stampa del 6 agosto di presentazione della speciale edizione di quest’anno di uno degli eventi più noti del Salento, era palpabile la gioia di un racconto che affonda le sue origini nell’iniziativa di tre giovani, così come spiega Giancarlo Scarlino, presidente della Pro Loco Seclì che era proprio uno di quei ragazzi che nel 1998 misero sul tavolo l’idea, oggi una realtà consolidata.
“Mi piace dirlo spesso, ma solo perché è la verità - afferma Andrea Finamore, primo cittadino di Seclì - il nostro è un paese piccolo, ma in grado di fare cose grandi. È il senso di appartenenza a farci muovere e io sono sempre più orgoglioso di essere parte attiva di questa comunità”.
Il 22 e il 23 agosto la “Sacra te la carne te cavaddrhu” accenderà i fornelli degli stand che riempiranno il centro di Seclì, tra musica, sorrisi e aria di festa.
“La bellezza di appuntamenti come questo - afferma Loredana Capone, presidente del consiglio regionale di Puglia - è più che mai visibile nella preparazione, un po’ come il sabato del villaggio. Si vede come ogni cittadino senta addosso la responsabilità della riuscita dell’evento, riconoscendo a una sagra lo stesso valore di un qualsiasi evento culturale o di un concerto. Da quanto tempo assistiamo alla mancanza di spirito di cittadinanza nel nostro paese? Con iniziative come quelle messe in atto dai seclioti questo spirito si avverte invece molto forte, così come una grande fierezza”.
Dello stesso pensiero anche Fabio Tarantino, vicepresidente della Provincia di Lecce, che è arrivato durante la conferenza stampa ringraziando per l’invito e promettendo la sua presenza nei giorni della sagra.
Il momento di condivisione vissuto nella splendida cornice del Palazzo Ducale di Seclì si è concluso con un quasi diverso assaggio di alcuni dei prodotti che si potranno gustare il 22 e il 23 agosto. L’appagamento con cui alcune signore riempivano i panini con la carne morbida e succulenta, racconta più di qualsiasi parola.
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