Sul volto dei miei adorati “bimbi”, all'inizio, leggevo la timidezza, data dalla normale paura di affrontare un qualcosa di nuovo e poco conosciuto. Poi, con il passare delle settimane e dopo diverse lezioni, una volta presa confidenza con il palazzetto dello sport di Galatina, il timore ha lasciato il posto ad una gioia irrefrenabile. Quella felicità che può scaturire solo correndo dietro ad un pallone di minibasket, fermando un "avversario", facendo un canestro, ecc..