Con una bella cerimonia, semplice ma significativa, guidata da Michele Rizzo, dell'Associazione sportiva dilettantistica 'Oratorio Don Bosco' cuore salentino, il 13 gennaio scorso, nella sala dell'Oratorio di Sogliano Cavour sono stati consegnati i premi ai vincitori del Concorso per il miglior presepe 2012. La coppa del primo premio è andata a Tommaso Casarano con questa motivazione: "Rappresentazione complessa e articolata. Trapela il desiderio di rievocare la nascita di Gesù coniugando la tradizione con la ricerca di nuove soluzioni. Esemplari l'uso dei materiali tipici del Salento, la cura dei particolari e delle ambientazioni. Alcune scene appaiono cariche di umani sentimenti". Al secondo posto il presepe di Rocco Russo ("La centralità della natività è esaltata dalla costruzione della scena che evidenzia studio e perizia di Betlemme. I personaggi sono di buona fattura; i materiali usati sono interessanti"). Terzo classificato Vittorio Stefanizzi ("Ambientazione naturalistica molto curata. Anche gli elementi costruiti evidenziano attenzione e perizia tecnica").
Sono stati assegnati anche tre premi speciali. Uno è andato ai bambini (Annachiara e Davide Villani e Francesca Magnolo) "che hanno saputo trasmettere nei due presepi, uno più tradizionale, l'altro più moderno, il valore della sacra famiglia e il miracolo della nascita di Gesù". Un altro ad Antonio Frassanito "che sin da bambino dedica gli ultimi mesi dell'anno alla creazione del presepe con entusiasmo e passione". Salvatore Giannachi ha, infine, ricevuto il riconoscimento "per l'originalità della sua realizzazione è riuscito, infatti, a organizzare all'interno di una damigiana una rappresentazione miniaturistica della natività".
Al concorso aveva preso parte quattordici concorrenti. La commissione giudicatrice era composta da Vincenza Fortuzzi, docente di Storia dell'Arte presso il già Istituto d'Arte 'Gioacchino Toma' di Galatina, Franco Mazzotta, ex-docente di progettazione nello stessa scuola e Massimo Negro, fotografo e studioso di tradizioni locali.