Sostenibilità, non un libro dei sogni ma un orizzonte bello e possibile. Anche a Galatina

Una lettera aperta ai futuri candidati e a tutti i cittadini di Daniela Vantaggiato, Direttore dell'Ufficio diocesano idruntino per la Pastorale sociale e del lavoro

Sostenibilità, non un libro dei sogni ma un orizzonte bello e possibile. Anche a Galatina

Speciale è questo momento sia a livello globale sia a livello locale e ciò impone una riflessione. Mentre la nostra realtà cittadina, alla vigilia delle elezioni amministrative, vede ancora una volta il confronto arricchirsi di nuove idee che si cerca di trasformare in proposte concrete che guardando al futuro generano speranza, pure l’irrompere della guerra con il suo bagaglio di dolore all’indomani della pandemia, ha colto tutti di sorpresa. Tutti distratti e vittime di un “deficit di ascolto” da parte della comunità internazionale e comunque sorpresi dinanzi al ritorno in vita di categorie storiche di un secolo, il Novecento, che si credeva definitivamente concluso.
Ma cosa ha di speciale questo momento? Da più parti si è parlato del crollo delle ideologie e della fine della politica organizzata nei partiti tradizionali quelli che la nostra Costituzione indica come corpo intermedio per “concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale” (art.49). Fine delle ideologie non delle idee e dei valori da condividere per poter insieme operare evitando i conflitti e la scarsa chiarezza. Di certo siamo tutti liberi di dare e ricevere sostegno intorno ad un progetto politico ma, per fare questo, occorre avere una stessa idea di uomo e di progresso, da alimentare alle fonti del nostro sapere e della nostra formazione. Preziosa l’ultima enciclica sociale di papa Francesco, la Fratelli tutti, nella quale il pontefice ci mette in guardia nei confronti delle ombre di un mondo chiuso, ci esorta ad accogliere con tenerezza l’estraneo sulla strada, a pensare e generare un mondo aperto ed un cuore aperto al mondo intero ma, soprattutto ci aiuta a riflettere sulla migliore politica e sul dialogo e l’amicizia sociale, non dimenticando che tutte le religioni sono al servizio della fraternità nel mondo. Bellissimo l’orizzonte tracciato! Sì, questo momento è speciale perché in papa Francesco confida chi lo riconosce come guida spirituale e lo ascolta. È di questi giorni la richiesta di una sua presenza in Ucraina come unica possibilità di cessazione della guerra “ripugnante” e “sacrilega”.

Ed è speciale questo momento perché a Taranto lo scorso ottobre abbiamo vissuto la 49^ Settimana sociale dei Cattolici italiani e basta richiamarne il titolo per capire che Taranto è stata visione e lettura di un presente che è già futuro “Il pianeta che speriamo Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”. Ora o mai più, questo il momento: siamo al capolinea del pianeta! E non è più solo preoccupazione degli ambientalisti più o meno ascoltati nel tempo, siamo nell’emergenza climatica e ambientale sulla quale abbiamo lavorato come pastorale sociale della diocesi nel seminario etico-sociale dello scorso anno[1] e di quest’anno[2] a ciò sollecitati dalla Laudato si’ di papa Francesco. Ai seminari sono stati come sempre invitati gli amministratori locali e tutti gli uomini e le donne di buona volontà[3]. E siamo all’indomani della COP 26 ed anche in questo caso la giovanissima svedese Greta Thunberg, icona dell’impegno del futuro sostenibile, ha ripetuto che si è trattato di “bla bla bla” e di un festival del greenwashing ma ha anche aggiunto che il vero lavoro continua altrove. Dove?

Ecco allora che veniamo al presente e all’immediato futuro della nostra città. Oggi abbiamo un ministero per la transizione ecologica, oggi abbiamo la possibilità finanziaria di operare con i fondi del Pnrr, ora o mai più per Galatina nel contesto dei comuni limitrofi. Una città sostenibile nel quadro dell’ecologia integrale. Questo il programma per un futuro possibile!

Sostenibilità una parola forte da chiarire: sostenibilità è essere ed agire avendo come riferimento gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sicchè sostenibili si può essere come singoli e come comunità, come singoli, imprenditori, cittadini, amministratori. Si può immaginare per la città la rete dei Comuni sostenibili e sulla base di valori ed azioni immaginate, tracciare una agenda politica, un programma di governo, per la città.

E allora attenzione a livello locale a tutti i goal dell’agenda ONU fermandosi in particolare sull’aspetto relativo a Città e Comunità sostenibili il goal 11! Largo quindi ai programmi di rigenerazione urbana; attenzione alla programmazione pluriennale in materia di edilizia pubblica e sociale; attenzione alle politiche dell’abitare, al trasporto pubblico locale e ai piani urbani per la mobilità sostenibile; attenzione alle disuguaglianze territoriali, alla rigenerazione delle periferie e alla riduzione del consumo del suolo, alla qualità dell’aria con riforestazione urbana e infrastrutture verdi; e poi gestione ecocompatibile dei rifiuti e sostegno all’economia circolare.

Sostenibilità in cui collocare l’efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati e le Comunità energetiche, possibilità reale da non enfatizzare e da non trasformare in un tema di parte, perché la comunità energetica da subito realizzabile in piccole dimensioni è comunque il punto di arrivo di un camminare insieme come comunità, insieme, con, un noi che vince sull’io. E allora non un libro dei sogni ma un orizzonte bello e possibile. 

Daniela Vantaggiato
Direttore Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro

[1] Il clima come patrimonio comune: i cambiamenti climatici e l’inequità planetaria Relatore Michele Carducci - Professore ordinario di Diritto costituzionale comparato e climatico presso il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’uomo – Università del Salento
[2] La sostenibilità: transizione o conversione ecologica? quali stili di vita personali e comunitari Relatore Leonardo Becchetti – Professore ordinario di Economia Politica presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e Docente della Scuola di Economia Civile di Figline e Incisa Valdarno – Firenze
[3] Per entrambe le registrazioni andare alla pagina Facebook Ufficio della Pastorale sociale e del Lavoro Arcidiocesi di Otranto