Che destino avrà la 'Grande Bellezza' italiana?

Nel 2015 il numero di alberi per abitante in Italia è salito a 230, contro i 200 del 2005 e i 140 del 1985. Nel Belpaese, però, la cementificazione del territorio è cresciuta del 166% dal 1950 al 2012, a fronte di aumento della popolazione del 28%: a ogni italiano, quindi, possono essere attribuiti in media ben 350 mq. di superficie costruita e urbanizzata.

Esploratori o abitudinari?

La scienza dei dati, o data science, ci dice che le persone, nei loro movimenti quotidiani, si dividono in modo ben preciso fra questi due tipi di comportamenti.

Città calde, anziani a rischio

Numerose ricerche dimostrano l’associazione tra elevate temperature e salute della popolazione, in particolare dei soggetti 'a rischio', soprattutto anziani che vivono in ambiente urbano: un recente studio statunitense stima un aumento del 3% dei ricoveri ospedalieri di soggetti over 65 negli otto giorni successivi a condizioni di caldo estremo e il rischio di mortalità aumenta dall’1 al 3% per un aumento di 1 °C della temperatura oltre una specifica soglia.

“La fisica in un quarto d’ora. Con UniSalento si può!”

“La fisica in un quarto d’ora. Con UniSalento si può!”: appuntamento domenica 6 settembre 2015, alle ore 18 sulla terrazza del Castello di Otranto, con un “caffè scientifico” animato da giovani studenti dell’Università del Salento.

Le zone desertiche aumentano, anche in Italia

“Le aree siccitose coprono oltre il 41% della superficie terrestre e vi vivono circa 2 miliardi di persone. Il 72% delle terre aride ricadono in paesi in via di sviluppo, la correlazione povertà-aridità è dunque chiara. Se si guarda all'Italia, gli ultimi rapporti ci dicono che è a rischio desertificazione quasi 21% del territorio nazionale, il 41% del quale si trova nel sud.

Un collirio contro le malattie neurodegenerative

Una terapia applicabile per mezzo di semplici gocce per gli occhi potrebbe fornire un importante contributo alla lotta contro le malattie neurodegenerative e alla comprensione dei processi biologici alla base dello sviluppo delle connessioni e delle strutture cerebrali. Queste le conclusioni a cui è giunto uno studio recentemente apparso sull’European Journal of Neuroscience a firma di un team di ricercatori dell’Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma (Ibcn-Cnr), guidati da Paola Tirassa.

Con i satelliti si studia il magma sotto i Campi Flegrei

I dati acquisiti dai satelliti e dai ricevitori GPS della rete di sensori presenti nell’area dei Campi Flegrei, servono per monitorare le deformazioni della superficie terrestre e conoscere, in tempo reale, l’andamento del sollevamento del suolo all'interno della caldera.

L’ictus cerebrale è la prima causa di disabilità al mondo

L’ictus cerebrale rappresenta la prima causa di disabilità e la seconda causa di morte e di demenza nel mondo. In Italia colpisce 200.000 persone l’anno, una ogni 3 minuti, e circa un milione di italiani ne portano le conseguenze, con costi annui per il Servizio sanitario nazionale stimati in 3,7 miliardi di euro, mentre a livello comunitario si parla di circa 27 miliardi, cui ne vanno aggiunti 11 per l’assistenza informale.

L'uomo alterò il clima già tremila anni fa

L’uomo potrebbe aver alterato il clima ben prima della Rivoluzione Industriale, già con gli incendi innescati tremila anni fa nelle foreste europee per fare spazio a insediamenti e campi per coltivazione e allevamento. A ipotizzarlo è uno studio dell’Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Consiglio nazionale delle ricerche(Idpa-Cnr) e dell’Università Ca’ Foscari Venezia sui ghiacci della Groenlandia.

Violenza sui minori, si studia il Dna per prevenirla

La violenza sui minori è una delle più gravi emergenze umanitarie del nostro tempo. A confermarlo, i dati dell’ultimo rapporto dell’Organizzazione mondiale della Sanità: in Europa più di 18 milioni di minori subiscono forme di violenza. In Italia, ogni giorno, quattro bambini sono vittime di abusi. Da un’analisi condotta su 16.000 segnalazioni arrivate al Telefono Azzurro dal 2008 al 2013, 8.885 riguardano forme di violenza: il 18,8% abusi psicologici e l’11% violenza fisica (di cui il 63% percosse, il 3,8% violenza sessuale e il 10,5% trascuratezza).