Paolo Sansò e Gino Brotto entusiasmano la sala "Pollio" a Galatina

Ha avuto un grande successo di pubblico l’incontro culturale dal titolo «L’uomo e l’ambiente» tenutosi sabato 2 marzo 2024 nella Sala Pollio della Chiesa di San Biagio a Galatina. Sono stati ospiti il geologo Paolo Sansò dell’Università del Salento e il regista Gino Brotto, già noto al pubblico per numerosi documentari e cortometraggi.
L’incontro è stato organizzato dal Centro Ecumenico Oikos “P. A. Lundin” di Galatina, che da anni si occupa della salvaguardia dell’ambiente, soprattutto in considerazione delle giovani generazioni.
La cura per l’ambiente è un dovere che, come ha più volte ricordato papa Francesco, spetta a ciascuno di noi, al fine di realizzare un mondo in armonia educando alla sostenibilità ambientale, ricercando forme di sviluppo sostenibile, integrale ed equo per proteggere la terra.
Dopo il saluto di don Pietro Mele, Direttore dell’Ufficio ecumenico diocesano, è intervenuto il prof. Paolo Sansò sul tema “La costa che ci costa. Il difficile rapporto tra uomo e ambiente”.
Già da diversi anni, il prof. Sansò, accompagna l’attività del centro Ecumenico Oikos con seminari su tematiche ecologiche e, ogni volta, è sempre un piacere ascoltarlo per la sua capacità di spiegare in modo semplice e divertente tematiche importanti e non sempre al centro dei dibattiti culturali e sociali.
Il Docente ha messo in evidenza il pericolo delle falesie, spesso fortemente urbanizzate malgrado siano soggette ad un’erosione continua dalle onde che si infrangono e che, con il passare degli anni, provocano crolli di tutta o in parte la parete rocciosa.
Per proteggere gli agglomerati urbani nati sulle falesie, i comuni si attivano con lavori di messa in sicurezza della falesia in crollo, tuttavia questi si rivelano con il tempo, scarsamente efficaci sia per la sicurezza, sia per gli alti costi di manutenzione, sia perché gli interventi di protezione risultano spesso lesivi dei litorali, della flora e della fauna marina.
Il prof. Paolo Sansò ha presentato il caso di Melendugno con la Grotta della poesia, di Torre dell’Orso e di Torre sant’Andrea. In sintesi, ha ribadito che tutte le falesie sono pericolose, soprattutto se l’uomo con le sue strutture ne occupa la sommità. D’estate, ad es. possono diventare un pericolo per i bagnanti, i quali sono spesso inconsapevoli che il semplice fermarsi a prendere il sole in cima o al piede di una falesia, può accelerare i processi di distacco con gravi conseguenze per i turisti.
Sempre in tema di salvaguardia dell’ambiente due cortometraggi di Gino Brotto. Il primo - “Il pescatore di frodo” con Paolo De Pasquale, Sandra Bari, Salvatore Bisanti, Mino Donadei, Patrizio Filippo, Antonio Santo, Ismaele e Thiago Mengoli, Antonio Baldasserini, Barbara Donno, Giorgia Portaluri, Giuseppe Perrone, Carmelina Dell'Anna, Paolo Graziano. (Musiche di Riccardo Notarpietro, Sceneggiatura: Andrea B. Nardi. Scenografia: Walter Taurino, Casting: Rita Marra, Tony Sarcinella Produzione: Rumorsweb.it e Breight Film) in chiave umoristica, ha posto l’attenzione sulla sostenibilità dei nostri mari che debbono essere preservati dalla pesca eccessiva, illegale e non regolamentata. Tutto ciò porta alla distruzione di habitat o di specie giovanili o a rischio di estinzione. Tra gli attori che più ha sorpreso il pubblico è Paolo De Pasquale – protagonista del cortometraggio - che ha divertito il pubblico con la sua mimica, con le espressioni del viso, al quale seguiva il caratteristico dialetto galatinese.
La regia è riuscita perfettamente ad inquadrare il problema dei fondali marini pugliesi, ogni anno depredati di frutti di mare dai pescatori di frodo che, riforniscono illegalmente il mercato della ristorazione. Il secondo cortometraggio - “Champagne o frizzantino di Puglia?” di cui sono protagonisti gli attori Stefania Bruno, Luca Vittorio Pinto - con le sue magnifiche inquadrature del paesaggio salentino - ha messo in rilievo la bellezza del territorio che con l’enogastronomia sono di fatto la ricchezza del Salento e della Puglia. Grazie alla forza visiva e narrativa dei suoi cortometraggi, il regista Gino Brotto ha sensibilizzato l’attenzione sul tema ambientale e sulla sostenibilità. Sia il prof. Paolo Sansò, sia il regista Gino Brotto con gli attori, hanno creato un feeling con il pubblico che ha dimostrato, con grande partecipazione e applausi, il proprio apprezzamento a tutti i protagonisti della serata.