Ormeggi abusivi a Porto Cesareo, rimossi 50 corpi morti e 4 relitti

Ormeggi abusivi a Porto Cesareo, rimossi 50 corpi morti e 4 relitti

Quattro giorni di immersioni, oltre 50 i corpi morti resi inerti o rimossi e 4 relitti di imbarcazioni recuperati dai fondali: è questo l’esito dell’operazione svolta negli specchi acquei di Porto Cesareo dalla Guardia Costiera per prevenire l’ormeggio indisciplinato. Massimo è stato l’impegno del personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Torre Cesarea che, insieme agli uomini del Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta, ha supportato i sub del 1° Nucleo Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto, che hanno individuato e portato in superficie più di 50 corpi morti di diverse dimensioni, quasi 300 metri di catene e cordame, mattoni di varie dimensioni e copertoni cementati: tutti rudimentali apprestamenti che, aggrovigliati e sparsi sul fondale, costituivano un pericolo per l’ambiente, considerata la grave alterazione del fondale marino, oltre che per la navigazione.
Tutto il materiale ritrovato è stato recuperato con l'aiuto dei mezzi meccanici messi a disposizione dall’Amministrazione comunale di Porto Cesareo che provvederà anche allo smaltimento.
Quest’ulteriore intervento della Guardia Costiera ha permesso, ancora una volta, non solo di ripristinare la libera fruizione dell’area di mare, ma anche di sensibilizzare la collettività ad un uso sostenibile del mare, eliminando le potenziali fonti inquinanti rappresentate da cime e corpi morti vari, impiegati per gli ormeggi abusivi, che risultavano ormai logori e deteriorati.