In morte di Lucio Villari

È con profondissima commozione che piango per la morte dell'Esimio Prof. Lucio Villari, a cui ero legato da un deferente affetto. Avevo sentito la consorte, Prof.ssa Fausta Cataldi, non molto tempo fa per tornare ad invitare entrambi alla ripresentazione di un vecchio libro del mio prozio Michele Montinari dedicato alla Storia e all'Arte di "Soleto", curato da Mario e Massimo Montinari e mi ripromettevo di contattare il Sindaco di Soleto, Graziano Vantaggiato per parlargliene. Rammento quando nell'estate del 2023 il Professore da me raggiunto telefonicamente nella sua casa romana, mi aveva informato del suo imminente viaggio in Africa per completare le sue complesse e faticosissime ricerche storiografiche sul Colonialismo in Africa per poi venire giù a Soleto accogliendo il mio invito a presentare "Soleto". Sulle sudate carte del Continente Nero egli sarebbe rimasto ancora a lungo. Non ho poi saputo se abbia o no consegnato all'Editore. Titolare, in pensione, della cattedra di Storia Contemporanea all'Università di Roma Tre, del Professore, profondo studioso della Storia dal Settecento al Novecento, mi rimangono impressi i suoi (cito a memoria, i titoli potrebbero non essere esatti) - Niccolò Machiavelli - Bella e Perduta. L'Italia del Risorgimento - La Rivoluzione francese raccontata da Lucio Villari (che raccomando di leggere se non l'avete mai letto. Io purtroppo ho perduto la mia copia.

Lo chiamavo a casa. La nostra era un'amicizia telefonica come tantissime altre. Mai incontrato in vita mia. Eppure mi mancherà il Professore, Storico di razza, fratello del più famoso Rosario. Sui manuali di entrambi (quelli di Rosario a copertina rossa) di - "Storia Medievale" - "Storia Moderna" - "Storia Contemporanea" si sono formati i giovani della mia generazione, della precedente e della successiva. Adesso basta. Bisogna che i Parlamentari riattivino il Parlamento perchè emani una legge che abolisca la morte; dei Notabili e degli Sconosciuti. Mi sono stufato di scrivere necrologi. Troppo dolore. Pietro Montinari