La gestione della "nuova movida" galatinese richiede saggezza

Dopo le brutture e le angosce della chiusura pandemica, mi risulta assai piacevole vedere in giro la sera, anche a tarda ora, tanta gente, tanti giovani, anche di altri comuni, affollare il nostro centro storico e i locali alla moda.
È la nuova “Movida galatinese”. Necessariamente, però, l’allegria e il divertimento dei giovani devono essere una gioia e un piacere anche per i residenti non più giovani e non un disturbo e un ulteriore problema di vita.
Pertanto, va assolutamente regolamentata e concordata questa nuova Movida, specialmente per quanto riguarda gli eventi musicali che devono continuare ad esserci, ma, sicuramente, non devono diventare l’incubo delle persone che abitano belle vicinanze.
C’è poco da fare, il giusto, come sempre, sta nel mezzo e la buona volontà sempre deve esserci da ambo le parti.
Siano considerate inaccettabili sia le prevaricazioni e gli abusi da una parte e sia le intransigenze e le questioni di principio dall’altra, perché entrambe puzzano maledettamente di politico.

Gentile Antonio, non credo che sia la politica che puzza ad avere spinto gli esasperati abitanti di via Garibaldi a rivolgersi al Giudice civile. Penso piuttosto che sia la sordità di chi dovrebbe preoccuparsi di tutti i cittadini ad emanare un cattivo odore. 
La Sua proposta mi sembra la più sensata ma deve essere la Pubblica Amministrazione a dare il buon esempio facendo il primo passo.
D'altro canto la Giudice Stasi è stata chiara: il Comune di Galatina deve regolamentare e soprattutto controllare la "nuova movida" galatinese.
Le chiedo però: può un controllato diventare controllore o semplicemente mediatore
La saggezza di un Primo Cittadino si misura proprio in situazioni come quella di cui ci stiamo occupando. Vedremo se Fabio Vergine sarà all'altezza del compito. (Dino Valente)