Movida nel centro antico, condannato il Comune di Galatina

Il giudice civile di Lecce ha emesso un'innovativa sentenza in cui evidenzia il diritto alla salute dei cittadini e le carenze nei controlli da parte di Palazzo Orsini

Il Comune di Galatina è stato condannato in sede civile, con ordinanza emessa il 23 luglio 2024, "a porre in essere tutti i controlli necessari a preservare il contenimento di tutte le emissioni (sonore, ndr) nei limiti della tollerabilità, imponendo l'osservanza da parte degli esercenti  attività ricreative e/o commerciali site nel centro abitato alla normativa in vigore".
Ad emettere la innovativa sentenza è stata la giudice Caterina Stasi della Prima sezione del Tribunale Civile di Lecce.
Un privato cittadino abitante in via Garibaldi ed una società avente sede nella stessa strada si erano rivolti al Giudice perché ritenevano lesi i propri diritti.
Entrambi erano difesi dall'avvocata Claudia Gemma
La magistrata riassume nell'ordinanza i fatti così come sono stati raccontati dagli "informatori": (...) Corso Garibaldi è diventata da circa sette anni il centro della vita sociale del Comune di Galatina, concentrandosi nella zona pedonale di cui trattasi diversi bar e locali notturni molto frequentati "tutte le sere soprattutto nei fine settimana (...). Durante il periodo estivo tali frequentazioni si accentuano in quanto vengono organizzati eventi musicali che generano rumori (...) musica ad alto volume, schiamazzi che persistono dalle 9 della sera fino all'1 di notte e, a volte, fino anche alle 2"".
Una testimone ha sottolineato che, in particolare, nei giorni 28, 29 e 30 giugno 2024 "sono stati organizzati eventi musicali che si sono protratti fino alle 2 di notte".
I ricorrenti hanno, inoltre, sostenuto di avere più volte scritto al Comune di Galatina e avvertito sia la Polizia Locale sia la Polizia di Stato senza conseguire alcun risultato: "L'ente civico non si è mai degnato di rispondere o di contestare alcunché rimanendo del tutto inerte".
In sostanza, sostiene la Giudice, che esiste per i cittadini rivoltisi al Tribunale il pericolo di un "pregiudizio del diritto alla salute, compromesso dal continuo disturbo del sonno e della quiete domestica, ciò in vista, tra l'altro, del periodo estivo allorquando sono ben più intense le attività commerciali e ricreative serali destinate ad un certo pubblico e, per altro verso, le esigenze di riposo e ristoro di certo altro".
Il comune di Galatina ha il diritto di presentare, entro 15 giorni, reclamo contro l'Ordinanza, intanto però dovrà pagare 1786 euro di spese legali.
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