I dirigenti provvisori dei 19 nuovi dipartimenti di Asl Lecce

ASL Lecce prosegue la sua mission all’insegna della riforma di riorganizzazione dipartimentale aziendale in un’ottica di razionalizzazione e ottimizzazione delle risorse. Nella serata di ieri la Direzione strategica, in continuità e a completamento della riorganizzazione già avviata per l’Area Funzioni Locali il 16 febbraio scorso, ha approvato il provvedimento per la riorganizzazione aziendale dell’Area Sanità (Dirigenza Medica e Veterinaria, Sanitaria e delle Professioni Sanitarie) con contestuale conferimento di incarichi provvisori di Direttore di Dipartimento fino al 31 agosto 2023, data entro la quale dovranno proporre la terna dei candidati idonei al ruolo di Direttore. Si passa da 25 a 19 Dipartimenti (in allegato lo schema): la riduzione risponde non solo alla necessità di contenere la spese ma soprattutto di efficientare il coordinamento delle attività clinico sanitarie omogenee e di quelle amministrative e logistiche. La rimodulazione è stata approvata dopo il passaggio, per il parere obbligatorio, nel Collegio di Direzione e dopo l’informativa alle Organizzazioni sindacali. Per la prima volta l’iter ha visto il coinvolgimento della Conferenza dei Sindaci. I direttori incaricati dovranno rispettare un cronoprogramma, finalizzato all'espletamento della procedura ordinaria per la nomina dei direttori di dipartimento: innanzitutto provvederanno alla costituzione del comitato di dipartimento composto dai direttori di struttura complessa (Uoc) e dai dirigenti delle strutture semplici a valenza dipartimentale (Uosd); poi avranno l’obbligo di organizzare e concludere, entro 30 giorni, le opportune votazioni per completare la composizione del comitato stesso in linea con quanto previsto all’art. 5 del Regolamento Generale dell’Organizzazione Dipartimentale di ASL Lecce; dovranno approvare il regolamento di funzionamento del comitato di dipartimento, ciascuno per lo specifico dipartimento; infine dovranno proporre la terna di candidati al Direttore Generale entro il 31 agosto 2023 per il conferimento dell’incarico. La nuova definizione dipartimentale, così come deliberata, è avvenuta nel contesto di una vision innovativa della Direzione strategica che ha ritenuto, secondo i modelli organizzativi sanitari più evoluti, di efficientare i percorsi diagnostico assistenziali secondo linee coerenti di omogeneità assistenziale e di intensità di cure. Particolarmente innovativa risulta l’afferenza alle aree di servizi territoriali in attuazione di una vera integrazione del territorio con la rete ospedaliera, anticipando di fatto quanto previsto dal DM 77 e introducendo il modello Hub Spoke non solo per la gestione delle patologie acute e tempo dipendenti ma anche per le cronicità, nella cui gestione sono coinvolti i Mmg e i medici specialisti. A tal proposito l’introduzione di una nuova struttura, come la centrale operativa di telemedicina, rappresenta non solo una innovazione nel contesto generale ma anche una pianificazione funzionale all’integrazione dei processi assistenziali secondo un modello di rete territoriale e ospedaliero, per una migliore gestione della risposta ai bisogni di salute dei cittadini, conformemente al DM 77. Alcuni esempi. Nel Dipartimento materno infantile è stato unificato il percorso pediatrico e il percorso ginecologico; il Dipartimento delle diagnostiche unifica la rete laboratori e la rete diagnostica per immagini; è stata data attuazione alla recente normativa sullo screening non solo con l’afferenza al Dipartimento di Prevenzione ma anche con le tre unità operative previste per lo screening (colon retto, cervice uterina, mammella); infine è stato unificato nel Dipartimento Emergenza Urgenza il Seus 118 e i Pronto soccorso per una migliore gestione del paziente critico. Proprio con quest’ultimo Dipartimento è stato redatto il Piano emergenza estate 2023 per gestire univocamente e direttamente l’emergenza della continuità assistenziale turistica ed estiva. La ridefinizione e l’accorpamento dei Dipartimenti è avvenuto tenendo conto della disciplina di afferenza, superando quindi la dicotomia Ospedale territorio e realizzandone l’integrazione. La riorganizzazione dipartimentale, in linea con le prescrizioni e i regolamenti regionali, costituisce il presupposto per la redazione dell’atto aziendale di ASL Lecce.