'Elia -la parola di fuoco'. Il 27 l'oratoriodell'Octava Dies

Un'esperienza comunitaria che dura da sedici anni ed inorgoglisce Galatina

'Elia -la parola di fuoco'. Il 27 l'oratoriodell'Octava Dies

A noi uomini confusi da una fraintesa modernità, abituati ad un rapido estinguersi delle cose, spegnere la sedicesima candelina su un'esperienza di corale sacra così singolare non lascia del tutto indifferenti. Il coro Octava Dies, dopo una lunga preparazione sotto la guida del suo storico direttore don Daniele Albanese, si appresta ancora una volta a riempire delle sue risonanze una delle belle chiese galatinesi. Pur nell'amatorialità, l'esperienza di questo coro è singolare nell'aderenza ad una idea che fa del senso di inclusione e della finalità di preghiera la solida base della sua esistenza.
L'appuntamento quest'anno si rinnova martedì 27 Novembre 2012, ore 19.30, presso la chiesa di S. Bagio in Galatina. Come ormai consuetudine, ci si potrà pregiare della direzione orchestrale di mons. Marco Frisina, maestro di cappella della Basilica di San Giovanni in Laterano in Roma, nonché autore degli oratori tradizionalmente eseguiti ogni anno in occasione della festa della Madonna della Fiducia alla presenza di sua Santità il Papa.
Sotto la direzione del maestro Frisina, quest'anno il coro Octava Dies offrirà alla comunità l'esecuzione dell'oratorio per voce recitante, soli, coro e orchestra dal titolo "Elia - la parola di fuoco". L'esperienza del profeta Elia ben si presta a rappresentare il cuore del problema dell'umanità di oggi, nella sua fuga mal riuscita dal senso religioso e nell'adesione ai molti falsi idoli. Elia, il cui nome significa "il mio Dio è il Signore", sfida e vince i profeti del dio Baal sul monte Carmelo, confermando nelle opere ciò che porta nel nome, e dimostrando che proprio intorno a Dio ruota il senso delle cose, un senso oggi perduto del quale si percepisce il vuoto. Un'occasione da non perdere, in questo Anno della Fede, per fare della musica uno strumento di elevazione. L'incontro sarà presieduto da mons. Quintino Gianfreda, Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Otranto.