"Andrea Ascalone, un uomo con le mani “in pasta” che ha saputo modellare l'identità, anche culturale, di Galatina"

L'Assessore alla Cultura apprezza la proposta di Enzo Del Coco di assegnare all'"artigiano di cultura" il Premio De Maria 2020

"Andrea Ascalone, un uomo con le mani “in pasta” che ha saputo modellare l'identità, anche culturale, di Galatina"

È bello notare, innanzitutto, come ci sia tanto interesse nei confronti del Premio Città di Galatina “Beniamino De Maria”. E non solo perché si ricorda e si rende merito ad un uomo che è stato un pilastro fondamentale per la Città di Galatina, ma anche perché è vivo il fermento per individuare e riconoscere personalità galatinesi che rendono o hanno reso la nostra Città degna di onore. Da poco abbiamo insignito di questo premio il Procuratore della Repubblica Antonio De Donno e la prima ballerina del Teatro alla Scala Nicoletta Manni: due personalità che attraverso il sacrificio, la costante dedizione al lavoro e la passione hanno onorato la Città di Galatina.
Le stesse caratteristiche che senza ombra di dubbio ritroviamo nella figura di Andrea Ascalone, che Enzo Del Coco recentemente proponeva come papabile assegnatario del Premio De Maria. Vero è che la scelta di insignire una personalità, galatinese e non, di questo illustre premio è compito di una commissione appositamente nominata che vede rappresentati, tra gli altri, l’Ordine dei medici di Lecce e l’Università del Salento. Tuttavia, leggendo di Andrea Ascalone mi è piaciuto sin da subito il titolo di “artigiano di cultura”, come lo definì Mario Capanna e che trova conferma anche da parte di chi lo ha conosciuto e di chi, più giovane, ascolta narrare di lui attraverso i racconti nella bottega di via Vittorio Emanuele. Un uomo con le mani “in pasta” che ha saputo modellare l'identità, anche culturale, di Galatina, quella che ci rende celebri in tutto il mondo e che rende quell'artigiano e la sua famiglia detentori di un bel pezzo di storia (e di futuro) della nostra Città. Sarebbe un modo, tra l'altro, per riconoscere il valore dell'artigianato, delle piccole botteghe, di quel lavoro manuale unico e non convenzionale che non deve andar perso.

Assegnare ad Andrea Ascalone il premio Beniamino De Maria 2020