"Amare il prossimo come se stessi può realmente considerarsi un atto sovversivo?"

L’amore è un richiamo alla vita, un imperativo, un comandamento ed è una legge interiore alla quale non ci si può sottrarre. Una legge che governa ogni singola cosa di questo universo perché l’amore “move il sole e l’altre stelle”, l’amore è adempimento e compimento ma nulla può compiersi se quell’amore non diviene azione, se non si trasforma in dono per l’altro.

Un solo istante può essere sottratto alla logica del tempo. Ma cosa lo renderà eterno?

“Cos’è stato finora il tuo errare inquieto?” è questa la domanda fondamentale e cruciale che Calipso rivolge a Odisseo, che prontamente e in modo del tutto disarmante le risponde :”se lo sapessi avrei già smesso.”

Il desiderio di “infinito” come antidoto alla “noia” dei nostri giorni

“Il forse è la parola più bella del vocabolario italiano, perché apre possibilità, non certezze. Perché non cerca la fine, ma va verso l’infinito.” scrisse Giacomo Leopardi.

“La bellezza salverà il mondo”

La bellezza è il seme della vita che si rigenera, si trasforma attraverso di essa. È quel mistero insondabile che si è cercato di penetrare e di possedere, quel dettaglio perseguito nel corso del tempo e impresso oltre il  tempo stesso attraverso le “imprese” dei grandi, come la Cappella Sistina di Michelangelo o la Venere di Botticelli perché c’è chi ha fatto della bellezza la propria arte. La bellezza è da sempre musa ispiratrice e sublime forma di espressione, infatti come sosteneva O.