A volte ritornano, magari "per far rinascere nella gente la voglia di politica vera e partecipata". Antonio Rotundo, ex-deputato del PD eletto nel collegio di Galatina, si fa vedere in Piazza San Pietro per l'apertura del Comitato pro-Matteo Renzi. Gli abbracci si sprecano. Mancano però i suoi amici di sempre. Giuseppe Taurino, Ninì De Prezzo, Sergio De Simone passeggiano distaccatamente in villa. C'è però Mario Mele che alcune gole profonde collocano nelle truppe di Bersani. "Sono il segretario del PD –dice - non potevo mancare". "Queste primarie non devono dividere ma rafforzare il PD" -Luca Antonica, uno dei 'rottamatori' della prima ora fa il discorso di apertura e tende all'ecumenismo. Quasi come Daniela Vantaggiato, assessore alla cultura ("il PD può diventare lo spazio per il rinnovamento della politica"), ma non come Cosimo Montagna. "Renzi divide le famiglie –afferma il Sindaco- lo dissi al mio collega di Firenze appena mise piede nella nostra città". L'allusione è al fatto che suo figlio Vincenzo è uno dei giovani più vicini al 'rottamatore'.
Altri figli di esponenti della vecchia guardia comunista (Piero Falco) sembrano non voler seguire le orme paterne e si fanno vedere al comitato. Fernando Baffa mantiene il suo aplomb di presidente del consiglio comunale. C'è ma non si schiera. Chi, invece, non riesce a fare a meno di essere se stessa nel senso di "una che rompe gli schemi anche a Palazzo Orsini" è Daniela Sindaco. Si fa vedere e declama la sua fede renziana. Folgorata sulla via di Firenze anche Patrizia Sabella, Idv-Pattichiari. Più discreto Alberto Russi, assessore e suo collega di partito: "Sono venuto a supportare gli amici fondatori del comitato".
Non poteva mancare Natalino De Paolis, autoproclamatosi, da almeno cinque anni, assessore alla felicità: "Lavoro per il regno dei cieli di cui anche il comitato Renzi fa parte".