Pericolo in via Siciliani, piovono vetri

Una telefonata rompe il silenzio del mio studio, dall’altra parte del telefono portatile una voce amica mi avvisa che in via P.Siciliani sta succedendo qualcosa di insolito, mi invita a fare in fretta se voglio impressionare una foto  del tutto particolare ed interessante. La cosa m’intriga, stacco la pila dal caricabatterie, la inserisco nella fotocamera, prendo le chiavi della macchina e dopo circa cinque minuti sono sul luogo del mistero.

Il monumento a Pietro Siciliani è in stato di abbandono

Galatina, il 18 – 19 settembre 2014, ospiterà il convegno nazionale “Pietro e Cesira Siciliani: filosofia e letteratura nell’Ottocento”. Con rammarico noto che il monumento a Pietro Siciliani, situato vicino al palazzo della cultura, giace in uno stato di abbandono. Quale immagine daremo in quei due giorni a chi parteciperà al convegno? Se l’intera città si mobilita a dare lustro al suo cittadino filosofo, come mai il busto che lo rappresenta è in decadenza? Forse sarebbe l’occasione giusta per renderlo dignitoso agli occhi di chi visiterà quel luogo.

Spenta la lampada perenne del monumento ai caduti

Caro direttore, sta succedendo qualcosa d’insolito a Galatina, fra piazza Alighieri e il palazzo della cultura: da alcune settimane la lampada votiva del monumento dei caduti è spenta, rammento che quella lampada deve rimanere accesa H24. Spostandosi di  un centinaio di metri, nei pressi della nuova entrata del palazzo della cultura, in particolare vicino alla “vecchia e inanimata vite “, si può notare come i lampioni posti sui gradini dell’atrio sono accesi H24.

Il silenzio dei tubi innocenti

Il piccolo putto ieri mattina era lì come sempre a osservare, fisso sulla colonna del portone centrale della Chiesa Madre. Guardava attentamente quello che succedeva nella piazza, nel “salotto buono della città di Galatina”. Era particolarmente agitato, teso a tal punto che quell’inquietudine gli diede, per qualche minuto, la forza e la possibilità di animarsi e librarsi liberamente sulla piazza.

Via Vittorio Emanuele II 'invertita' ritrova il suo Orologio

Caro direttore, l’orologio ha ripreso a scandire le sue ore, giusto il tempo per ammirare il muoversi delle sue lancette, per sistemare l’orario al mio orologio da polso che mi giunge notizia del cambio del senso di marcia di via Vittorio Emanuele, per i galatinesi “la strada dell’orologio”. Abituati ormai da anni a percorrere quella via, scendendo da Piazza San Pietro verso la Chiesa delle Anime Sante, noi cittadini di Galatina eravamo avvezzi a sollevare lo sguardo verso il quadrante per verificare l’orario pur possedendo un’infinità d’indicatori del tempo di qualsiasi tipo.

L'orologio in realtà non è fermo, basta rileggere Sant'Agostino per convincersi

L’orologio segna tragicamente la sua ora, incomprensibile è la lettura della disposizione delle sue lancette, è fermo per un vezzo umano, ignaro ai ragionamenti del tempo. Qualcuno ha deciso di fermarlo, senza avvertire un minimo di tremore, anzi di orrore per aver interrotto il suo battere le ore e lo scandire i minuti.  Stanno cercando in qualche modo di azzerare l’istante per impossessarsi della struttura in cui è ospitato.

Il rifiuto dell'ultima Macara

Le rondini garriscono nel cielo del tardo pomeriggio galatinese, le pietre che rivestono le strade del centro antico sono ancora roventi. Il calore che deriva dal basolato rende affannoso il respiro e il passo. L’eco del grido di liberazione della finta tarantata è ancora vicino, sono passate solo poche ore dalla fine della solennità del Santo guaritore. Le stradine, già colme, i giorni passati di festa, di voci, camminate, saltelli di bimbi gioiosi e piagnucolosi, oggi versano nella solitudine amara dell’abbandono.

Al padiglione 'Gina-coscia-lunga' i funerali della fu Mostra Mercato

Uno squillo di tromba araldica, 65 anni fa, annunciava l’avvio della prima edizione della Mostra Mercato di Galatina, ieri lo stesso squillo, ne ha comunicato la morte. Dopo 65 anni è venuta a mancare la “MOSTRA MERCATO” ovvero la Campionaria di Galatina. Ieri, 26 giugno 2014, al posto dell’inaugurazione si sono svolti i solenni funerali. Molte lacrime di coccodrillo sono state versate presso i padiglioni di Gina-coscia-lunga, già spazi espositivi della perduta Mostra Mercato.

Verde 'Pupa'

Caro direttore, si persevera nell’incuria.
Caro Vito, lo sai che per la Festa di San Pietro non ci facciamo mancare nulla. (d.v.)