Tutte quelle amare, ingoiate a fatica per l’ennesimo dolore, sono lacrime che ci hanno graffiato i volti in questi ultimi due anni, volti nascosti, volti impauriti e incerti.
Ma oggi io vi auguro gli occhi di Giulio, gonfi di lacrime lucenti, perle di gioia per uno dei momenti indimenticabili della sua vita. Questo giovane papà, emozionato e quasi indifeso mentre taglia il cordone della sua piccola Ginevra, a pochi attimi dalla nascita di sua figlia, è l’immagine perfetta di questo Natale.
Non abbiamo smesso di piangere, ma abbiamo adesso voglia di farlo per la vita, non per la morte. E nel giorno in cui ricordiamo la caparbia incarnazione di un Cristo sempre più spesso maltrattato o ignorato, gli occhi di Giulio ci donano in modo tangibile la speranza.
Vi auguro allora i suoi occhi e vi auguro la fatica di mamma Chiara che si trasforma in amore smisurato, che supera ogni tribolazione per esplodere nel vagito più bello.
Vi auguro la forza e la tenacia di medici e infermieri che quotidianamente lottano per la salute e ancora si commuovono per una nuova creatura che viene al mondo. Non si arrendono, fermi al centro del ciclone, pur a volte con la tentazione di lasciarsi andare al corso degli eventi e uscire fuori dal turbine.
Vi auguro l’impossibilità della resa, la resilienza che trova il modo di incanalarsi in sorriso.
Vi auguro il domani perché credere che sarà migliore è un nostro diritto e forse anche un nostro dovere.
Vi auguro gli occhi di Giulio affinché possiate veder questo domani offuscato solo perché state impazzendo di gioia.
BUON NATALE e sereno 2022.
Foto di Gnagna Saracino, scattata nella sala parto dell’ospedale di Galatina il 21 dicembre 2021.
Grazie a tutto il Reparto di Ostetricia che si unisce a questi auguri.