Se ne è andato Antonio Giovanni De Pasquale, l'ultimo poeta del '900 galatinese

Ha lasciato la vita terrena il prof. Antonio Giovanni De Pasquale, uomo di profonda cultura umanistica, letterato nato a Nardò, ma Galatinese “d’adozione”. Lo definirei “l’ultimo poeta progressista del ‘900 galatinese” sul solco tracciato da Lucio Romano.
Testimone di valori e ideali che non esistono più, ma che hanno forgiato le menti e le anime di un’intera generazione di intellettuali di sinistra, quella del Pensiero Socialista Utopistico di Marx. Poeti salentini di “Scuola Bodiniana” in cui la cultura della ruralità propria del nostro Sud è un valore aggiunto, non una diminutio.
Quelle di De Pasquale, sono infatti poesie delle piccole cose, della semplicità della vita quotidiana popolare, ma anche espressione di concetti universali che riguardano i diritti inalienabili dell’uomo e che vengono da De Pasquale ripresi in maniera lieve, accessibile a tutti.
Due le sue raccolte: “Gocce di brina” del 1986 e “Diapason” del 1997.
Riportiamo, tratta da questa seconda raccolta, la poesia dal titolo: “Democrazia o della libertà”
Partire per il lavoro e tornare col sorriso vedere crescere i paesi e dire: “Qui c’è la mia casa”, questa è democrazia.
Raggiungere il mare e perdersi nel profumo del bosco tenere i figli accanto e non preoccuparsi del futuro, è vivere nella libertà: questa è democrazia.
Veder tutto lieto, cantare e sognare senza limiti: “Tu, o figlio, non avrai paura, le tue braccia poseranno solo nella vecchiaia.
Questo vino colmerà le fatiche del giorno”, questa è democrazia: avere fiducia nel domani.
Il lamento della morte è vigliacco.
Quale creatura non morirà?
Eppure le generazioni sono continuate. Generare anime magnificanti, infinite, per Dio, in chiesa, nella solitudine, o nella folla adorare il Creatore: questa è democrazia, è tensione infinita e continua nella saggezza per voler continuare. Non c’è solitudine nel messaggero.
È notte e dardeggiano stelle primaverili: domani canterò con i passeri il saluto al nuovo sole, inebriato dall’aurora.
Condoglianze alla moglie Lucia, alla figlia Raffaella e al figlio Paolo con Adele e il piccolo Giovanni.
Antonio Antonaci