Oggi lunedì 19 febbraio 2024 alle ore 18:00, nella Sala conferenze dell’ex Palazzo De Maria, in Corte Taddeo, la programmazione dell’offerta formativa dell’Università Popolare “Aldo Vallone” prevede un primo incontro con la prof.ssa Marisa Forcina sul tema: “Pensare nella differenza, pensare nella libertà”, L’evento sarà introdotto dal Presidente Mario Graziuso.
Marisa Forcina, nostra concittadina, è stata docente di Storia delle dottrine politiche all’Università degli Studi di Lecce, poi del Salento, dal 1980 al 2020, e ha ricoperto l’incarico di Delegata del Rettore alle Pari opportunità per tre mandati, dal 2001 al 2019. Ha ideato e diretto numerose iniziative di ricerca e di formazione, tra le quali la Scuola Estiva della Differenza, che per tredici edizioni (dal 2002 al 2015) ha offerto occasioni di riflessione e di scambio a un pubblico di livello internazionale. Cospicua la partecipazione a progetti di ricerca, tra i quali il PRIN da lei diretto “Donne Politica e Potere e pensiero della modernità” (2011-2013) e l’Intensive Programme Erasmus “I saperi delle donne. Metodologie di ricerca e di trasmissione” (con le Università di Barcellona – UB e Paris VIII, 2016). Le sue ricerche hanno messo a fuoco il valore della soggettività femminile in rapporto al pensiero e alla politica, evidenziando come la differenza sessuale contribuisca a rinnovare e trasformare il pensiero tradizionale nella riformulazione della giustizia, dell’uguaglianza, della libertà, dell’autorità e della cittadinanza: per questo motivo è in relazione con numerose studiose in Italia e all’estero. Ha tenuto seminari, conferenze e relazioni, su invito, in Francia, Spagna e Stati Uniti, e ha curato l’organizzazione scientifica e gli atti di numerosi incontri internazionali. È autrice di oltre cento saggi e volumi tradotti in francese, inglese, spagnolo: negli ultimi volumi ha analizzato i temi della corporeità, dei diritti e della cittadinanza, in particolare di quella femminile.
Nell’incontro odierno la nostra stimata ospite ci introdurrà alla filosofia della differenza che si sviluppa nel Novecento, ma ha radici antiche: si tratta di un valido percorso che si oppone al pensare identitario e riassuntivo, quasi sempre totalitario. Il femminismo che si lega al pensiero della differenza ne ha sviluppato i contenuti più vitali, legati soprattutto alla politica e alla vita comune.