“Non è arrivato un partecipante, non riusciamo a trovarlo”: questa la chiamata ricevuta dalla Sala Operativa dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Otranto alle 12:37 del 28 luglio 2024. Dall’altro capo del telefono c’era l’organizzatore di una gara di nuoto in acque libere che si è tenuta nella mattinata odierna tra Marina di Andrano e Castro, in provincia di Lecce. L’organizzatore, al conteggio dei partecipanti all’arrivo, aveva riscontrato che mancava all’appello un nuotatore.
I militari della Sala Operativa della Guardia Costiera idruntina, attraverso una ricostruzione dei fatti, sono riusciti a ridurre l’area di ricerca a una zona di mare circoscritta, situata ben oltre il traguardo.
A complicare la ricerca c'è stata anche un’informazione forviante, ossia quella di un segnale arancione ritrovato alla deriva all’altezza della località Acquaviva, uguale a quello in dotazione ai partecipanti: nelle prime fasi, infatti, i soccorritori facenti parte dell’organizzazione dell’evento temevano che fosse del disperso.
Tuttavia, l’analisi e la valorizzazione delle altre informazioni disponibili, fra cui lo stato del mare, le correnti presenti in zona e le condizioni meteorologiche, hanno permesso ai militari della Guardia Costiera di escludere tale ipotesi e di individuare immediatamente il malcapitato, che si trovava ben oltre il traguardo, situato nel porto antico di Castro, a circa due miglia di distanza a nord, traendolo in salvo a bordo della Motovedetta CP 309 già alle ore 13:06 e sbarcandolo successivamente nel porto di Castro.
L'evento è stato probabilmente causato dalla difficoltà del nuotatore ad individuare i segnali del percorso di gara, non sempre facilmente visibili.