Gentile direttore, desidero descriverle la mia terribile esperienza al Concerto dei Negramaro del 12.08.2023, evento che ha ben rappresentato ciò che è accaduto e sta accadendo al Salento stesso. Area Turistica che, se pur piena di luoghi splendidi, verrà progressivamente abbandonata dai turisti, a causa della straordinaria incapacità ricettiva caratterizzata da operazioni di piccolo cabotaggio, finalizzate al massimizzare il profitto nell’immediato a danno del malcapitato di turno il quale, ovviamente, ci può cascare una volta non due.
Costo del Concerto 70 euro a biglietto oltre le commissioni. Per chi ha prenotato il parcheggio ulteriori 25 euro, da Galatina parcheggi sono costati 3,50 euro, ma senza la promessa Navetta.
Tragitto Nardò – Aereoporto Galatina, partenza ore 18:30, arrivo, dopo aver abbandonato l’auto al lato strada “per disperazione” ed aver percorso circa 6 chilometri a piedi con un bambino di 10 anni, ore 23.
Mia moglie per ragioni di salute ha preferito restare in auto, non riuscendo a percorrere 6 chilometri a piedi, io e mio figlio siamo rimasti al concerto 15 minuti, poi temendo un risultato peggiore al ritorno (risultato che effettivamente vi è stato) siamo fuggiti.
Noi siamo stati fortunati perché ritengo che almeno un terzo delle persone non sia neanche riuscito a raggiungere il parcheggio e sia tornato a casa.
All’ingresso non mi è stato controllato lo zaino, sarei potuto entrare anche con un AK 47 o un RPG.
Cari attentatori, comprendo che ci sia poco stimolo “ sarebbe come sparare sulla croce rossa” però sappiate che qui c’è spazio per tutti.
All’interno i bar non avevano “pos funzionanti” solo contante, ma senza resti. Ma non solo obbligatori i pos?
In una tale confusione immaginavo ci fossero centinaia di migliaia di avventori, dati ufficiali pubblicati sui giornali 35.000 biglietti venduti. Ogni week end a San Siro o all’Olimpico ci sono dai 70.000 agli 80.000 spettatori, nel giro di un ora arrivano e defluiscono.
Al ritorno, per chi ha avuto il coraggio di restare, sono toccate altre 3 - 4 ore per riprendere la strada di casa. Ha ragione il gruppo Salentino da qui è iniziata e qui finirà.
Un concerto che si è trasformato nel simbolo di ciò che è stato e diventerà il Salento, il fallimento di una politica del Turismo fatta di espedienti.
I turisti sono stufi di pagare 7 euro per una frisa del valore di 30 centesimi, servita dopo un ora dalla richiesta. O pagare un ombrellone come se fossero al “ Billionaire” senza il servizi o spendere 100 euro per un concerto, che non gli verrà consentito di vedere, solo perché qualcuno ha deciso di speculare sui parcheggi o ha deciso di gestire la viabilità come se fosse ad una fiera di paese.
La retorica della Pizzica non funziona più. Quest’anno vi è stato un calo del turismo del 30% il prossimo calerà del 50%. Dopo esperienze del genere il turista non lo recuperate più, cari Salentini.
Si tornerà in campagna. Caro Giuliano Sangiorgi, visto che nelle tue interviste ti piace tanto fare il radical chic impegnato, politicamente corretto, comincia ad applicare correttamente il codice del consumo e restituisci i soldi del biglietto a quei poveretti che hanno avuto la malaugurata idea di venire ad ascoltarti e non ci sono riusciti.
E’ finita anche la retorica degli artisti che fanno gli impegnati per poi incassare milioni su gente che va avanti con 1300 euro al mese. Io non sono tra questi, ma sarò certamente tra quelli che non spennerete una seconda volta.
Gentile Lettera firmata, qui troverà la "risposta" di Fabio Vergine, Sindaco di Galatina:
"Saremo al fianco dei cittadini per difendere la buona musica, i diritti degli spettatori ed il nome della Città di Galatina"