"E' sbagliato pensare che la salute si tutela in ospedale. E' sul teritorio che bisogna agire. E qui abbiamo un Distretto che è un'eccellenza del sistema socio sanitario pugliese". Ettore Attolini, assesssore regionale alla salute, parla nell'aula consigliare di Palazzo Orsini a Galatina. Ha accanto, a sinistra, il Sindaco Cosimo Montagna e, a destra, Loredana Capone, vicepresidente della Regione Puglia. Ad ascoltarlo, dopo due ore e mezza di attesa ("Sono stato convocato dal Prefetto di Taranto per problemi urgenti di quella città e non ho potuto essere puntuale") mdeici, primari, infermieri del 'Santa Catrina Novella' ma anche consiglieri comunali ed assessori. Le tribune del pubblico sono tutte occupate dai dipendenti della Clinica 'San Francesco' che temono per la chiusura del punto nascita della clinica privata galatinese attiva da 41 anni.
"L'Ospedale di Galatina non chiuderà ma continuerà a far parte di una rete di nosocomi in cui verranno affrontate tutte le situazioni acute. Ogni ospedale avrà determinate specialità ma non le avrà tutte" -ha assicurato Attolini. "I nostri figli-ha concluso- vedranno, spero, cinque ospedali con attrezzature all'avanguardia che saranno ubicati in punti strategici del terittorio e facilmente raggiungibili".
"E per il punto nascita della Clinica Tartaro, quali sono le prospettive"- gli ha chiesto Giancarlo Coluccia. "Ho incontrato i proprietari -ha risposto l'assessore- e mi hanno confermato di essere pronti anche ad investire pur di conservare la loro struttura ma c'è il grosso ostacolo della normativa nazionale che prevede la presenza di almeno 80 posti letto nelle cliniche con punti nascita". Tutto dipenderà, dunque, dai prossimi incontri romani degli assessori regionali alla sanità provenienti da tutt'Italia.