L’innocenza che si fa eterna

La malattia si è portata via Gabriele Aprile, 8 anni, lacerando nell’incredulità un’intera comunità

L’innocenza che si fa eterna

Si è fermata. L’ha resa immobile in un incredibile “per sempre” ciò che invece per te, in te, con te ha stravolto tutto. La morte ha bloccato la tua innocenza a questo istante, piccolo Gabriele, facendo della tua brevissima vita un’onda schiumosa, di quelle che arrivano a riva spinte dalla corrente, dando l’impressione di doversi caricare di chissà quale forza e che alla fine cancellano con delicatezza le orme di qualcuno per poi tornarsene indietro, sparire nel blu infinito.
La tua innocenza si fa eterna, un castone lucente nel buio in cui si perde chi rimane. Troppo, è decisamente troppo il sacrificio richiesto di una rassegnazione chiamata in causa prima ancora che tu possa vedere davvero il mondo. O forse sapere che hai vissuto solo il tempo del gioco, dell’amore filiale, della sorpresa autentica per ogni cosa minuscola, è una consolazione in cui il cuore sarà costretto a cercare riparo. Uno scudo, come quello che i tuoi genitori hanno stretto tra le mani e issato sulla tua testa per provare a non farti soffrire.
Ma chissà cosa avrai provato, chissà cosa significa andarsene a 8 anni. Chissà cosa pensano oggi gli altri bambini, i tuoi compagni di scuola, della terza A del I polo e tutti gli altri amici con cui ti incontravi all’edificio scolastico di Piazza Cesari. Da più di un anno combattevi, probabilmente senza neanche conoscere bene contro cosa. La situazione sembrava essere migliorata, poi di nuovo un peggioramento fino all’inizio delle lezioni in presenza a cui hai voluto partecipare, per poi continuare a seguire compiti e spiegazioni da casa. La notizia ieri ha scatenato rabbia e dolore in tutta Galatina. Padri e madri come i tuoi, pur lontanissimi dall’inferno che sentono bruciare dentro papà Giuseppe e mamma Lucia, si sono ritrovati smarriti, impauriti e fragili davanti al destino ineluttabile.
Adesso tocca a te, Gabriele, farti onda più alta nei pensieri e nei sogni di chi ti ricorderà sempre sorridente. Vai lontano, bagna le coste di tutta la Terra, racconta con parole da bambino alle orecchie di chi non sa godersi la bellezza della vita, pur aspra e complicata, quello che continuerai a fare sulle gambe della tua sorellina Caterina e di chiunque ti abbia voluto bene, libero come l’innocenza, l’innocenza che si fa eterna.


La salma del piccolo Gabriele giungerà oggi 23 ottobre alle ore 14:30 nella Parrocchia di San Biagio dove sarà celebrato il rito religioso alle ore 15:00.

La redazione di Galatina.it si stringe con commozione attorno alla famiglia Aprile in questo giorno così triste.