Quante volte si cercano le parole per colpire, le frasi che possano dire quello che sentiamo. Poi ci sorprende quello che non ci aspettiamo e ci pensa il silenzio a insegnarci che l’amore può agire in un modo unico anche tacendo.
La storia di Franco Rosario Ferrini, classe 1938, è la storia del coraggio di un sentimento che non ha mai temuto i muri sociali o geografici. Ha lasciato che l’animo agisse sulla scia di quello che provava.
Aveva conosciuto il Sudafrica tramite il padre, chiamato in guerra in quella terra quando lui, sordomuto, aveva solo un anno. E in Sudafrica è andato a vivere con la donna che lo avrebbe reso felice. Anche lei era sordomuta. Quando la vide nel convento a cui i suoi genitori l’avevano affidata per evitarle qualsiasi relazione e quindi la possibilità di avere figli con lo stesso handicap, considerato grave a quei tempi, fu amore senza compromessi, senza domande e senza paure.
Le chiese subito di sposarlo, nonostante le famiglie di entrambi fossero contrarie, e insieme lasciarono per sempre l’Italia. Ma in quell’addio non si è mai spezzato il legame con il Salento e con Galatina. Anche questo è amore, anche questo significa appartenersi.
A distanza di anni uno dei figli della coppia, Domenico, oggi stimato professionista in Sudafrica, ha voluto fare una sorpresa a suo padre, l’uomo che più di ogni altro ispira le sue azioni, come egli stesso ha dichiarato. Insieme a Cristina Dettù, assessore alla cultura di Galatina, ha organizzato un momento di incontro e di ringraziamento nella sala del sindaco a cui hanno partecipato gli amici e i parenti che hanno avuto la possibilità di esserci.
Marcello Amante ha consegnato loro una copia dell’atto di nascita del signor Franco e una pergamena con un pensiero di stima e affetto da parte della città. I ragazzi del liceo artistico di Galatina hanno poi eseguito l’inno di Mameli con il linguaggio dei segni.
Una storia di intrecci e di confini sfocati, di barriere che non sono mai davvero insormontabili se c’è qualcosa di più forte che dà la spinta a lottare. Una storia che potrebbe essere raccontata in un film o musicata da un cantautore. Eppure è nel silenzio che dice più di quanto potrebbe fare ogni altra voce. È nel silenzio che grida l’infinita grandezza dell’amore.