L’associazione HIGO “Festa della Fica” al fine di valorizzare scrittori e poeti che si vogliono esprimere in lingua dialettale o produrre opere sul territorio salentino ha bandito un concorso letterario (giunto alla sua seconda edizione) sul tema “l’albero di ulivo, ieri e oggi: tessuto economico, sociale e tradizioni”, suddiviso in due sezioni; una dedicata alla poesia in vernacolo salentino e l’altra in lingua italiana.
Il concorso sarà aperto dal 1° aprile al 15 giugno 2024 e i partecipanti potranno inviare gli elaborati all’indirizzo di posta elettronica “concorso.festadellafica@gmail.com”, come dettagliatamente riportato sul relativo bando pubblicato sul sito ufficiale dell’associazione: https://www.festadellafica.it/ Alla chiusura una commissione di 5 esperti letterati valuterà i testi ricevuti individuando tre opere per ogni segmento, per poi premiare i vincitori il 16 agosto al termine del Convegno Scientifico che tradizionalmente inaugura la Festa della Fica. Il concorso è dedicato al Prof. Vitale BOCCADAMO, fervido sostenitore della necessità di custodire la propria storia e di salvaguardare il patrimonio culturale immateriale di ogni comunità: “ … spinto anche dal desiderio di non rischiare di dimenticare la mia prima lingua, poiché anche le lingue, se non usate per alcuni anni ,vanno a finire nel dimenticatoio”. Il poeta e illustratore nasce a Marittima il 18 aprile 1951, si laurea in Lingue e Letterature straniere e svolge fino al 2010 la professione di insegnante di lingua francese, prima in Piemonte e dal 1988 in provincia di Lecce. La sua produzione letteraria, per lo più inedita, verte principalmente su teatro e versi, in italiano e nel suo dialetto. Nel 2005 pubblicava “Storielle Paesane” e nel 2010 “Versi no-strani”, entrambe raccolte di poesie in vernacolo salentino (entrambe rieditate rispettivamente nel 2018 e nel 2022 e alla base dello spettacolo musico-teatrale Storielle paesane, cui molti artisti hanno prestato voce). Si spegneva prematuramente l’8 febbraio 2013 a Marittima e il 27 aprile 2018 gli veniva intitolata la biblioteca dell’IPSEO di Santa Cesarea Terme, presso cui aveva insegnato per 25 anni.