La terra dei fuochi di via San Vito a Galatina

L'intollerabile situazione della "sacra" Strada Comunale attraverso cui San Pietro giunse nell'Ombelico del Salento (la pietra su cui riposò è in Chiesa Madre)

La terra dei fuochi di via San Vito a Galatina

Forse non tutti sanno che la “terra dei fuochi” a Galatina è in Strada Comunale San Vito. Anzi, per meglio dire, questa strada è ormai la “terra di nessuno”. Discarica di chiunque passi, voglia abbandonare qualsiasi cosa, liberamente e senza alcun controllo, mai. Da qualche tempo, anche meta preferita di ignoti piromani “professionisti” e per nulla avventati; che hanno la chiara intenzione di bruciare tutti i rifiuti che risultano ammassati lungo la strada.
Non parliamo poi dello stato dell’asfalto, della mancanza di illuminazione, di fognatura, gas, ecc. ecc. Eppure stiamo parlando della storica e tanto decantata Via San Vito, quella attraverso la quale giunse San Pietro a Galatina e dove, secondo la tradizione religiosa, fu rinvenuta la pietra ove Egli si riposò e che ora è custodita nella Chiesa Madre della città. E, sulla nicchia, nella chiesa, dove è conservata detta pietra tanto oggetto di culto, è posta una lapide la cui inscrizione, a proposito della venuta dell’apostolo, fa menzione proprio di Contrada San Vito.
Ma ogni galatinese che ami la propria città e abbia a cuore la sua gloriosa storia, sempre spera che nessun turista o pellegrino, di quelli particolarmente devoti e credenti, si sogni di andare a visitare tale “sacra” strada; affinché non scopra persino lo scempio che vandali indisturbati ebbero a fare dell’edicola votiva contenente l’affresco dedicato a San Paolo e lo stato di totale abbandono in cui versa l’altare che fu eretto nel punto in cui San Pietro si fermò a riposare.
Ma la strada è, oggi, soprattutto, “terra dei fuochi”. Fuochi che dalla via si propagano nei giardini e nei terreni delle tante abitazioni dei galatinesi che qui hanno scelto di vivere; con il rischio concreto che i danni raggiungano effetti da cronaca nazionale, per il fuoco, domato all’ultimo momento, a ridosso dei serbatoi del gas liquido domestico. Però, a pensarci bene, è anche “terra di tutti”, tutti quelli che vi abitano e che sono tenuti comunque a versare i tributi, come qualsiasi altro cittadino che invece abita nel centro della città, quello pulito ogni giorno; in quanto, non di via di campagna stiamo parlando, ma di una strada comunale a tutti gli effetti.