Non si placano le polemiche dopo l'aggressione ai danni di Leonardo Donno, avvenuta in pieno emiciclo della Camera dei Deputati il 12 giugno 2024.
" Vi ringrazio per il sostegno -scrive oggi il deputato pentastellato di Galatina- siete stati tantissimi. Le immagini che sono rimbalzate in questi giorni nelle tv italiane ma anche all'estero valgono più di mille parole. La verità è sotto gli occhi di tutti, come è chiaro che stringere la bandiera del nostro Paese per qualcuno è un oltraggio che lo porta addirittura a indietreggiare.
Questo è il centrodestra. Questi sono i 'patrioti' che a un gesto pacifico hanno risposto con la violenza. E quando al peggio non c'è mai fine spuntano pure le sanzioni dell'Ufficio di presidenza che hanno messo sullo stesso piano l'aggredito (4 giorni di sospensione a Donno, ndr) e l'aggressore (15 giorni di sospensione, ndr).
Siamo alla farsa. Forse pensano di fermarci, o di prendere in giro gli italiani. La verità è che non ci fanno paura. Io non mi fermo, il Movimento 5 Stelle non si ferma.
Per questo martedì 18 giugno 2024 saremo in piazza per dire NO al folle progetto dell'autonomia differenziata e del premierato. Saremo in piazza con le nostre bandiere tricolore per dire NO a chi vuole spaccare la coesione e l'unità nazionale".