Infermiere malmenato al Pronto Soccorso di Galatina

La ferma condanna dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Lecce e de Direttore Generale Asl

Un infermiere del Pronto Soccorso di Galatina è stato preso a pugni dal familiare di una paziente in attesa, riportando 15 giorni di prognosi. È stato colpito al volto, torace, spalla sinistra. Il fatto è accaduto intorno alle ore 12:30 del 16 agosto 2024. Il sanitario ha manifestato anche uno stato d'ansia reattivo e crisi ipertensiva. Sul posto sono  intervenuti i Carabinieri. L'infermiere che ha subito l'aggressione  ha sporto denuncia. 
La paziente è stata dimessa perché le sue condizioni di salute lo consentivano.
"Dobbiamo, ancora una volta, denunciare i problemi (sebbene più volte evidenziati) sulla sicurezza degli Operatori Sanitari che operano nel Pronto Soccorso del Santa Caterina Novella -dice Marcello Antonazzo, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Lecce."
"L'ultimo episodio accaduto riguarda un collega che lavora al triage -spiega- per tutelarsi ha dovuto chiamare le Forze dell’Ordine per contenere la crescente irritazione e violenza fisica da parte di un accompagnatore di una paziente che ha assalito un Infermiere. La misura è colma, tutto questo non è più tollerabile."
Il presidente dell'Opi invita perciò il Prefetto e il Direttore Generale dell’ASL Lecce a  intervenire in maniera risolutiva mettendo in atto le seguenti iniziative: "Attivazione del posto fisso di Polizia, Garantire la presenza della Guardia Giurata stabile h24 adiacente alla postazione di Triage, Installazione di un monitor, collegato ad Edotto, presso la sala di attesa del Pronto Soccorso che indichi i tempi medi di attesa per il trattamento dei codici di gravità e sapere in tempo reale l'afflusso alle strutture pubbliche di Pronto Soccorso della provincia di Lecce,  Potenziamento del sistema di videosorveglianza."
Queste misure, secondo Antonazzo, se attivate, "potrebbero riportare un clima di serenità e di collaborazione tra pazienti ed operatori sanitari e, comunque, tra gli operatori stessi."
"L'OPI di Lecce -conclude- condanna fermamente l'episodio che purtroppo si inscrive in una catena di accadimenti simili. Queste vicende non sono e non devono essere più ammissibili per Professionisti che lavorano per salvare vite umane. Tutto ciò lede la dignità del personale Infermieristico rendendo più complicato e difficoltoso lo svolgimento di un pubblico servizio. Quest’Ordine esprime solidarietà al Collega aggredito al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Galatina al fine di garantire una maggiore tutela professionale riservandosi di costituirsi parte civile in sede processuale." 
Si tratta di "un episodio gravissimo -sottolinea Stefano Rossi, direttore generale di Asl Lecce- per cui, durante una intensa mattinata di lavoro, come tante in questo periodo in particolare, in una struttura della sanità pubblica, è stata violata l’incolumità dei nostri operatori sanitari. Non è un fatto accettabile né contestualizzabile. Purtroppo casi di aggressioni e minacce non sono più così rari e mettono a dura prova la vita lavorativa delle strutture di Emergenza Urgenza in particolare, contribuendo a creare un clima di tensione e paura, anche tra gli utenti che, per puro caso, si ritrovano testimoni di episodi di violenza. All’Infermiere ferito ieri, al Medico minacciato, al Direttore del Pronto Soccorso e agli operatori del Reparto esprimo solidarietà, sostegno e affetto a nome della Direzione strategica”. ©Riproduzione Riservata