I Finanzieri, dopo averne informato la Procura della Repubblica, hanno segnalato alla Direzione Provinciale dell'INPS di Lecce, per le conseguenti azioni di recupero, ottantotto cittadini immigrati che nel periodo 2007/2012 hanno riscosso assegni sociali non spettanti per un importo complessivo di 1.831.509 euro. Nel dettaglio, le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria hanno accertato che degli ottantotto beneficiari, sedici hanno fatto uso di un permesso di soggiorno, concesso per motivi di lavoro, ottenuto in mancanza dei requisiti reddituali previsti, percependo, indebitamente, emolumenti complessivi per 305.167 euro; settantadue hanno sfruttato, invece, le false attestazioni che i propri congiunti avevano prodotto alle Autorità competenti per dichiarare il possesso del requisito minimo reddituale necessario ad ottenere il loro ricongiungimento, percependo, anch'essi indebitamente, assegni sociali complessivamente pari ad 1.526.342euro.
Sono state centotrentaquattro le persone di nazionalità extracomunitaria controllate. In particolare ottantotto persone sono risultate essere beneficiarie, in modo indebito, del richiamato assegno sociale; altri quarantasei soggetti, invece, hanno consentito ai primi, di richiedere, e poi ottenere, la provvidenza economica.
L'assegno sociale costituisce una prestazione di carattere assistenziale che prescinde del tutto dal versamento dei contributi e spetta ai cittadini che si trovino in condizioni economiche disagiate ed abbiano situazioni reddituali particolari previste dalla legge. In particolari condizioni – ed è questo il caso esaminato dai Finanzieri leccesi – possono averne diritto i cittadini comunitari, gli stranieri titolari di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno CE nel caso di cittadini soggiornanti di lungo periodo.