Il Sindaco Marcello Amante ed il Parroco don Lucio Greco pregano con Papa Francesco e poi insieme in Chiesa Madre invocano la protezione del Primo degli Apostoli

Luigi Rossetti: "Il vessillo della Città accanto al simulacro di San Pietro manda a tutti noi un commovente messaggio di grande suggestione"

Il Sindaco Marcello Amante ed il Parroco don Lucio Greco pregano con Papa Francesco e poi insieme in Chiesa Madre invocano la protezione del Primo degli Apostoli

Con un post sulla sua pagina Facebook, Marcello Amante, sindaco di Galatina, ha fatto sapere che "Per esprimere un segno di unità dell'intera Comunità cittadina di Galatina in questo momento speciale di spiritualità" ieri sera insieme con "il Comandante della Polizia Locale Galatina, Domenico Angelelli e il Presidente del Nucleo Operativo Protezione Civile - Galatina, Vito Murrone", ha seguito in Chiesa Madre, a porte chiuse, con il parroco, don Lucio Greco, la preghiera di Papa Francesco.
"Al termine, il Sindaco, accendendo due lampade e offrendo simbolicamente il gonfalone della Città, ha rinnovato il patrocinio nella Cappella di San Pietro invocando su Galatina e tutti i Galatinesi la benedizione di Dio, per intercessione dei nostri Patroni, i Ss. Pietro e Paolo e della Madonna della Luce: coraggio e forza a medici, infermieri e tutto il personale sanitario; sostegno alle forze dell'ordine, protezione civile e tutto il volontariato; consolazione e sollievo a chi è provato dalla malattia, dal dolore e da ogni sofferenza. Le due lampade resteranno accese per tutta la durata di questa difficile emergenza, alimentate spiritualmente ogni giorno dalla preghiera e dai sacrifici del nostro Popolo. Coraggio!!! Uniti ce la faremo!!!"
Il post alle ore 17 di oggi(28 Marzo 2020) aveva avuti 671 'mi piace', 138 condivisioni e 114 commenti.
Particolarmente significativo il pensiero di Luigi Rossetti, già vicesindaco di Galatina durante l'amministrazione di Giuseppe Garrisi: "Un gesto di fede, di speranza e di grande fiducia nell'aiuto divino per intercessione dei nostri Santi Patroni e della Madonna. In questo momento buio e angosciante, la nostra fragilità emerge in maniera drammatica. Ma emergono anche quelle risorse che aprono i cuori alla speranza, quali la generosità, l' abnegazione nel prestare aiuto ai malati, ai contagiati, tra mille difficoltà e carenze, da parte di tante persone, medici, infermieri, tecnici, forze dell' ordine, ma anche trasportatori, commessi, addetti ai servizi di pubblica utilità, volontari...
È il tempo del silenzio, della riflessione, del ritrovarsi uniti pur mantenendo distanze di sicurezza, come ci viene consigliato. È il tempo di elevare preghiere e suppliche, perché abbiamo bisogno dell' aiuto di Dio, anche se spesso siamo recalcitranti e pensiamo di poterne fare a meno. Il vessillo della Città accanto al simulacro di San Pietro manda a tutti noi un commovente messaggio di grande suggestione. Un incitamento a guardare in alto e oltre la tragedia di oggi.