Oggi venerdì 12 aprile 2024 alle ore 18:30, nella Sala conferenze dell’ex Palazzo De Maria, in Corte Taddeo, la programmazione dell’Università Popolare “Aldo Vallone” prevede un incontro con la prof.ssa Maria Mancarella sul tema: “I diritti delle persone private della libertà. La figura del garante.” L’evento sarà introdotto dal Presidente Mario Graziuso.
Sociologa, psicologa, già docente di Sociologia Generale e Sociologia della famiglia presso l’Università del Salento, Maria Mancarella si è laureata in Filosofia e in Psicologia e ha conseguito un Master in Psicologia dei Comunità.
Ha pubblicato saggi e volumi su temi riguardanti la famiglia, la mediazione familiare, gli studi di genere, le conflittualità, le povertà, la giustizia minorile, il mondo dei giovani, le problematiche penitenziarie. È stata Presidente del Centro Studi Osservatorio Donna dell’Università del Salento dal 2014 al 2020 e Giudice onorario presso il Tribunale per Minorenni di Lecce dal 2001 al 2011. Con riferimento specifico all’incontro odierno, dal 17/04/2018 a oggi è Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Città di Lecce. Ha pertanto svolto attività di collaborazione con la Casa Circondariale di Lecce “Borgo San Nicola” per la realizzazione di numerose iniziative, tra cui: la formazione delle detenute per l’avvio dell’esperienza imprenditoriale Made in Carcere; la formazione del personale dell’équipe multidisciplinare per l’accoglienza dei primi giunti, nell’ambito delle attività di prevenzione del rischio suicidario; incontri con i detenuti sui temi del rapporto con la famiglia. E’, infine, componente del gruppo di volontarie che portano avanti il progetto “Libere di leggere”, con le detenute di Alta Sicurezza. Alcune serie televisive, si pensi alla più recente Mare fuori, giunta alla quarta edizione, hanno aperto le porte del carcere, ma sono sempre e soltanto fiction: oggi invece la nostra ospite ci parlerà della sua esperienza diretta all’interno della realtà carceraria. Una realtà che presenta numerose e complesse problematiche, a partire dal sovraffollamento disumano, per il quale siamo stati condannati dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo, all’aumento dei casi suicidari al suo interno, al tempo sospeso, alla non vita dei detenuti e di quella degli agenti, ai costi umani, economici e sociali del sistema penitenziario nel suo complesso. Avremo modo di conoscere, attraverso il racconto della sua esperienza ormai pluriennale di Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Città di Lecce, la situazione carceraria di Borgo San Nicola, le iniziative intraprese e i risultati ottenuti per salvaguardare la dignità dei detenuti e garantire il rispetto dei diritti umani all’interno di una “istituzione totale”.