Coinvolgere la comunità con particolare attenzione alle giovani generazioni sulle prospettive del nostro tempo partendo dall'attuale contesto di crisi antropologica, sociale e politica, e tentare di superare ogni forma lesiva di meridionalismo, con questo obiettivo l'Amministrazione comunale promuove un ciclo di incontri culturali. L'iniziativa "Identità in dialogo – Prospettive meridiane: guardare la storia dal Sud", con gli appuntamenti in programma per venerdì 9, 16 e 23 e mercoledì 28 novembre 2012, presenta una pluralità di posizioni e richiama l'attenzione su protagonisti illustri della nostra storia recente e meno recente.
Interverranno, dando il proprio contributo, il prof. Rocco Buttiglione, vice presidente della Camera dei Deputati; il rev.do mons. Lorenzo Leuzzi, vescovo ausiliare di Roma; il prof. Giuseppe Vacca, presidente della Fondazione Gramsci.
L'incontro del 23 novembre, nel Cine Teatro Tartaro, vede l'esibizione di Egidia Bruno, autrice ed attrice del monologo teatrale sulla questione meridionale "W. L'Italia.it ... Noi non sapevamo", canti a cura di Francesca Breschi.
Inoltre, presso la galleria del Museo Civico "P. Cavoti", a partire da venerdì 9 e sino alla fine del mese di novembre, si terrà la mostra di documenti storici "Nuvole di storia" a cura di Donato Antonaci Dell'Abate, direttore del Museo Etnografico Arteinsalento.
"Lo scenario attuale – dice il sindaco Cosimo Montagna – tra acquisizione di credito del Salento e forme lesive di meridionalismo, individualismo generalizzato, disincanto e immobilismo, impegna la nostra volontà a riappropriarci di risorse ed energie creative ritrovabili nelle forme del pensiero che restituisce senso e finalità alla vita del nostro tempo. E' indubbio che la società civile, in tutte le sue espressioni, può trasfondere slancio, entusiasmo e coraggio per affrontare la sfida globale, purché non priva di riferimenti valoriali utili al superamento della disgregazione morale in atto".
"Una chiara identità – afferma l'assessore alla Cultura Daniela Vantaggiato – consente un dialogo sereno con l'altro e nella nostra identità l'essere meridionali è elemento importante senza mai smarrire l'insieme dei valori della nostra Costituzione, eredità dei padri che l'hanno elaborata, da lì intendiamo ripartire con la riflessione proposta per poter insieme ritrovare l'etica delle responsabilità di cui noi tutti avvertiamo un gran bisogno".