È tutto pronto, tutto è già in valigia: tuta, maglia societaria, puntali, cerchio, palla, nastro e l’occorrente per fare lo chignon. Si parte da Galatina, dalla nostra piccola cittadina alla volta di Cesenatico per i Campionati Nazionali di Ginnastica ritmica, organizzati dallo CSEN. Qualcuno in treno e qualcun altro in macchina sperando di fare prima, ma il viaggio è lungo, molto lungo, 758 km per la precisione. Per molti è l’occasione per fare una gita, per visitare i parenti lontani, per viaggiare da sole senza i propri genitori in compagnia dell’instancabile istruttrice, Manola.
Nei giorni che precedono la partenza la terra che dovrà accoglierci è messa in ginocchio dalla disastrosa alluvione di martedì 16 maggio. Il territorio è stato attraversato dalla furia dell’acqua che ha creato gravi ferite, ma la gente da queste parti non si perde d’animo.
Ci dicono che il Campionato si farà e che sono pronti ad accoglierci al meglio nei giorni dal 2 al 4 Giugno presso il Palacesenatico, un palazzetto situato a 100 metri dal mare, dove si respira aria di gioia e di festa. Inizia così una lunga gara sportiva dove in pedana si alternano ragazze provenienti da tutte le parti di Italia di tutte le età. Le nostre ragazze coltivano, come tutte, la speranza di portare a casa un buon risultato dopo un intero anno di lavoro. Ma nelle gare sportive non sempre si vince. Vincere è bello, trasmette emozioni, ripaga degli sforzi fatti. Ma non è l’esperienza più quotidiana per uno sportivo. Accade però qualcosa di nuovo sin dal primo giorno di gara che dà entusiasmo al gruppo della Galagym.
Arrivano i primi podii delle più piccole e le ragazze cominciano a crederci che davvero qualcosa di grande possa succedere. Le avversarie sono tante, sono preparate, sono cariche, bisogna quindi mettere a frutto tutti gli insegnamenti ricevuti. La tensione del pre-gara è altissima, i genitori dagli spalti pieni provano a sostenere le ragazze al meglio. Spuntano le lacrime per una prestazione al di sotto delle proprie aspettative e poi la gioia per aver fatto tutto bene. Cresce la speranza che si concretizza in una medaglia appesa al collo. È dura ma alla fine il coraggio dello sforzo, la passione del sacrificio, la cultura della rinuncia, l’umiltà dei piccoli passi ha portato a risultati eccellenti per la realtà della Galagym.
Non è stato facile ma è successo, quelle medaglie al collo ci hanno fatto urlare dalla gioia e per una volta tutto il palazzetto si è girato incredulo ad applaudire un gruppo di genitori scalmanati che si infuocavano per le loro ragazze. “Le più alte cime, quelle che non svaniscono mai, sono le conquiste su noi stessi” ed è stato davvero così.
Grazie Manola e Cristina de Matteis per tutto questo, soprattutto in una cultura del tutto, subito e facile. Avete fatto un grande lavoro che certamente vi ripaga dei tanti sforzi di questo lungo anno sportivo. Grazie soprattutto alle nostre ginnaste!