Non c’è silenzio abbastanza profondo da contenere tutte le emozioni di un animo che vuole viaggiare tra i suoi pensieri. Serve un rumore, lieve, lievissimo, quasi un sibilo, capace di aprire una breccia e far allargare le braccia sul bello.
Due turisti francesi, seduti in Piazza San Pietro a Galatina, ieri pomeriggio hanno scelto il fruscio impalpabile dell’inchiostro di china su un taccuino per dare spazio alla creatività.
La Chiesa Madre si è materializzata dietro fitte linee dal tratto deciso eppure rispettoso di uno di loro. La mano che le disegnava era una carezza sul foglio, ma pulsava di una frenesia quasi antica e la scena inusuale ha trasportato subito altrove i giovani rimasti incantati ad ammirare quell’artista distinto.
Si sono ritrovati senza neanche accorgersene nel quartiere Montmartre di Parigi, dove ogni angolo trova facilmente una scusa per dare vita a uno schizzo, a un quadro, a una fotografia. I tavolini dei bistrot diventano luoghi di meditazione tra colori e musica di sottofondo
E in un attimo si crea una magia che oggi più che mai si attribuirebbe con più facilità a un mondo lontano che non ci appartiene.
In giorni che portano con sé ancora il peso di una ripresa che sa di incertezza, immagini come queste sono preziose per ricordarci la ricchezza che abbiamo e che spesso diamo per scontata. Uno sguardo che non sia il nostro a volte può riuscire a farci vedere oltre. E dentro.
Foto di Giorgia Amante