Dateci le GEV (Guardie Ecologiche Volontarie)!

AL Sig. SINDACO DEL COMUNE di GALATINA Il sottoscritto Carlo Carmine Gervasi, consigliere comunale, in merito alle notizie apparse sulla stampa nei giorni scorsi, riguardanti la nomina dell'ispettore ambientale, da parte dell'assessorato all'ambiente, chiede che nel prossimo consiglio comunale venga data risposta alla seguente interrogazione: Per far fronte al problema della tutela ambientale del territorio, l'istituzione della figura dell'ispettore, come da delibera di giunta n. 96/2012, è l'unica alternativa rimasta al nostro comune per combattere il fenomeno dell'abbandono di rifiuti e quindi la nascita di vere e proprie discariche abusive in tante zone della città. Non si possono prendere in considerazione altre figure alternative di vigilanza del territorio come ad esempio le Guardie Ecologiche Volontarie? Tali figure istituite con Legge Regionale 28 luglio 2003, n.10 organizzate per raggruppamenti provinciali in base al Regolamento Regionale 30 marzo 2006, n.4 possono instaurare rapporti di collaborazione con i Comuni attraverso lastipula di atti convenzionali o di intesa preventivamente comunicati alla Regione Puglia.
L'art. 5 del suddetto regolamento "attribuzioni dei Comuni" cita: • I Comuni possono dotarsi di G.E.V. • Ogni provincia assegna ai comuni un congruo numero di volontari a seconda delle disponibilità. • Gli accertamenti delle violazioni e le eventuali sanzioni pecuniarie sono gestiti dal Comune. • Gli introiti delle multe effettuate dalle G.E.V. assegnate ai comuni devono essere ripartiti secondo le seguenti modalità: il 10% alla Regione Puglia, il 20% alla Provincia di appartenenza, il 70% al Comune. Le percentuali siintendono al netto delle spese di gestione. • Le somme nette introitate possono essere utilizzate esclusivamente per attività inerenti alla salvaguardia dell'ambiente, riservando una congrua percentuale delle stesse alla gestione del personale volontario e al suo attrezzamento.
Da tutto ciò che si è detto si può facilmente dedurre che tale opportunità e da considerare a costo zero, anzi, il comune potrebbe investire gli introiti delle multe per realizzare opere di salvaguardia dell'ambiente dando così servizi ai cittadini.
Un'altra alternativa alla nomina dell'ispettore ambientale potrebbe venire da un protocollo d'intesa con le varie associazioni di volontariato presenti sul territorio (Associazione Nazionale Polizia di Stato, Associazione Carabinieri, protezione civile ecc.) in modo da dare supporto alla Polizia Municipale per colmare la carenza di risorse umane.
In conclusione, si chiede che prima di demandare competenze all'esterno, vengano valutate altre opportunità per risolvere un problema di legalità che sta a cuore a tutti i Cittadini Galatinesi in modo da spazzare via ogni dubbio su iniziative tese ad inventare "nuovi ruoli ben renumerati" che gravino sulle tasche di tutti.
Galatina,27.09.2012