Il sindaco di Aradeo Luigi Arcuti è venuto a mancare. Il cordoglio è unanime e si esprime anche sul web. "Una grave perdita per la sua famiglia, per i suoi amici e per la città che ha amministrato con impegno, competenza e passione -scrive Antonio Palumbo, assessore alle politiche sociali del Comune di Galatina. Nella sua qualità di Sindaco è stato componente del Coordinamento istituzionale dell’Ats di Galatina, sempre presente, attivo, competente ha lavorato per i Comuni dell’Ambito, Galatina, Aradeo, Neviano, Sogliano, Cutrofiano e Soleto impegnandosi per migliorare i servizi erogati a favore di tutti i cittadini dei sei comuni. Encomiabile il suo lavoro in particolare nei momenti più bui e gravi della emergenza sanitaria e sociale a favore dei suoi concittadini.
E’ una grave perdita per tutti noi e ci mancherà la sua presenza, la sua amicizia, la sua correttezza e la sua visione di sviluppo per la nostra Comunità. Un forte abbraccio alla famiglia e alla Città di Aradeo".
"Non si è mai preparati. La morte rimane qualcosa di insondabile e la sua accettazione deve fare i conti con lo sconvolgimento personale, il dolore, la rabbia e i perché.
Dire in questo momento addio a Luigi Arcuti, sindaco di Aradeo, amico prima ancora che collega, mi è particolarmente difficile -confida Marcello Amante, Sindaco di Galatina. Le parole sono nulla davanti a un fatto del genere. Mi stringo allora alla sua famiglia e porto nel cuore la professionalità e l’affabilità di questo uomo costantemente impegnato per il bene comune. Il suo operato sia insegnamento per chiunque abbia a che fare con la cosa pubblica, con la gente e con la propria città.
Ciao, Luigi".
Il primo cittadino di Aradeo era capotecnico dell'Ospedale di Galatina. Tutto il personale del 'Santa Caterina Novella lo ricorda con affetto. "E mentre il mondo punta gli occhi al fronte. La vita inizia, continua e purtroppo finisce -scrive Manuela Mercuri, caposala del Reparto di Psichiatria del nosocomio galatinese- E quando a finire è quella di chi ha condiviso con te un buon pezzo di vita lavorativa, ti lascia un vuoto che nessuno potrà mai colmare. I ricordi si rincorrono e sgomitano per riproporsi. Apri e chiudi reparti, sposta di qua, no forse è meglio questa alternativa.
Parlare con te per più di 50 secondi in questi ultimi due anni, senza essere interrotta da qualche telefonata era un'impresa non facile. Ora mancherà. Mi mancherà un punto di riferimento importante. Fa' buon viaggio caro Luigi".
"Era la notte dell’8 marzo 2020, l’inizio della prima ondata di Covid19 in Puglia -racconta Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia- e Luigi Arcuti con grande intuito e lungimiranza parlava ai suoi concittadini che rientravano dal nord cercando di convincerli a rimanere in casa rispettando l’ordinanza di quarantena che avevamo inventato in Puglia quella stessa notte alle 2,30 del mattino. Salvammo così dalla gravissima situazione che dal nord scendeva al sud migliaia di persone, circoscrivendo quasi 200 potenziali focolai. Eravamo allora senza mascherine, con terapie intensive insufficienti, senza tute, senza vaccini, con poco personale nei dipartimenti di prevenzione e senza alcuna esperienza nella cura delle persone dal covid e nella organizzazione degli ospedali per predisporli ad evitare contagi del personale e dei degenti.
Sindaci coraggiosi ed intelligenti come Luigi ci aiutarono in modo decisivo a frenare il mostro venuto da un altro pianeta.
Grazie Luigi, grazie del tuo garbo e della tua gentilezza, grazie della tua dedizione, grazie per la lotta che hai condotto per la tua città, per la Puglia e per l’Italia.
Adesso che ce l’abbiamo fatta, adesso che sta per finire l’emergenza grazie ai vaccini e al formidabile dispositivo sanitario che abbiamo costruito insieme a tutti i pugliesi, te ne sei andato per colpa di questo virus contro il quale ti sei battuto con tutte le tue forze.
Alla tua gente, alla tua famiglia porgo a nome di tutti noi le nostre affettuose condoglianze per un perdita così irrimediabile. Sei l’orgoglio e l’onore della Puglia!"
"Una notizia che mi ha addolorato molto -confida Cristian Casili, consigliere regionale del M5s- Luigi Arcuti Sindaco di Aradeo non ce l’ha fatta. Ha lottato come un leone ricoverato al Dea del Fazzi di Lecce per superare il contagio da covid. Una storia che mi ha colpito quella di Luigi. Solo qualche settimana fa ero a cena con lui ed altri amici ad Aradeo, e confidandomi il suo precario stato di salute per una condizione di immunodepressione mi diceva quanto amava la sua comunità e il suo lavoro da Sindaco, i suoi progetti per la città di Aradeo. Sono vicino ai suoi familiari e ai cittadini di Aradeo. Ciao Luigi e grazie per avermi concesso uno scampolo seppur piccolissimo della tua vita".